Recensioni Archivi - AskBruzz.com https://www.askbruzz.com/category/recensioni/ Chiedi a Bruzz e lo cercherà per te. Fri, 29 Jan 2021 15:12:29 +0000 it-IT hourly 1 https://www.askbruzz.com/wp-content/uploads/2016/11/cropped-7d6118eb-94c5-46ff-84c9-a98c581311fa-1-32x32.png Recensioni Archivi - AskBruzz.com https://www.askbruzz.com/category/recensioni/ 32 32 Recensione Snapmaker 2.0 A350. Vale il suo prezzo? https://www.askbruzz.com/recensione-snapmaker-a350/ https://www.askbruzz.com/recensione-snapmaker-a350/#respond Mon, 25 Jan 2021 17:33:06 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=1175 Recensione della stampante 3 in 1 Snapmaker 2.0 A350. Dopo circa un anno di utilizzo sono pronto per esprimere il mio giudizio.

L'articolo Recensione Snapmaker 2.0 A350. Vale il suo prezzo? proviene da AskBruzz.com.

]]>
Recensione Snapmaker 2.0. Vale il prezzo?

Dopo più di 10 mesi con la mia Snapmaker 2.0 A350 direi che sono pronto per dire la mia su questa stampante 3D – Cnc – Laser.

Voglio partire subito a cannone e darvi il mio voto finale: ★★★☆.

Pro:
  1. Costruzione
  2. Stampante 3 in 1
  3. Area di stampa (A350)
  4. Semplicità di montaggio
Contro:
  1. Software acerbo
  2. Molto Rumorosa
  3. Fa tutto ma non eccelle in niente

Ma partiamo con la recensione.


Snapmaker 2.0 – Kiskstarter

Dopo il successo del primo modello di Snapmaker su Kickstarter, anche il lancio del secondo modello è stato un grande successo, anzi grandissimo, tanto da essere il progetto tecnologico più finanziato su Kickstarter, con oltre 7 milioni di dollari.

Snapmaker A350 – Confezione

La prima cosa che vi salterà all’occhio non appena riceverete la stampante è la qualità del packaging, davvero di livello superlativo. Non dovrete temere nulla, sarà davvero una impresa per il corriere recare danno alla stampante… Nonostante il peso davvero elevato, si parla infatti di circa 20Kg.

Ogni singolo componente è racchiuso nella sua scatola con all’interno 1cm di gomma piuma, il tutto perfettamente inserito in una scatola con 1cm di gomma piuma per lato.

All’interno troverete tutto l’occorrente per poter montare la stampante ed iniziare a stampare. Vi lascio due foto per il dettaglio su cosa troverete all’interno.

La confezione che ho avuto modo di vedere io è quella del modello Snapmaker A350 ma la qualità è uguale per tutti e 3 i modelli.

Essendo una stampante 3 in 1 nella confezione, come si può vedere dalle immagini sopra, è presente il modulo per la stampante 3D, con ugello da 0.4mm compatibile con filamenti da 1.75, il modulo laser da 1600Mw e il modulo CNC compreso di mandrino per frese con gambo da 3.175mm. Se volete usare frese dal diametro differente dovrete comprare dei mandrini a parte. Io ho comprato questi: LINK.

Snapmaker 2.0 – Il software

Luban - Recensione Snapmaker 2.0

Per quanto riguarda il software per la gestione completa della Snapmaker 2.0 si usa il software Luban (Open source). Da quando è uscita la prima versione a oggi ha avuto molti aggiornamenti, ma siamo comunque lontani da un software completo.

E’ diviso in 3 macro categorie, quella per la stampa 3D, quella relativa all’incisione laser e l’ultima dedicata alla fresatura. E’ presente anche una quarta categoria che è destinata al controllo della stampante da remoto via WiFi. Un problema non ancora sistemato è che ogni volta che ci si vuole connettere via WiFi alla stampante sarà necessario dare il consenso tramite il touch screen della stampante. Tramite la connessione remota è possibile anche eseguire comandi particola in ISO per ricevere informazioni riguardo la stampante. Ovviamente ci si può connettere alla Snapmaker anche via cavo microusb.

Essendo ancora in sviluppo le possibilità di personalizzazione della parte relativa alla stampa 3D sono ancora poche e proprio per questo mi sono rivolto a Cura. Il problema è che serve un particolare settings per farlo funzionare. In futuro farò una piccola guida al riguardo.

Per chi è alle prime armi e non ha necessità particolari, il software Luban è l‘ideale per iniziare la stampa 3D con la Snapmaker 2.0. Le personalizzazioni presenti non sono molte ma le più importanti sono presenti.

Snapmaker A350 – La macchina

Recensione Snapmaker 2.0

Si tratta di una macchina dalla qualità costruttiva decisamente alta e da una altrettanta alta solidità. Considerate anche che in circa 1.5h la stampante è completamente montata e pronta a stampare.

Ovviamente non è tutto ora ciò che luccica e qualche miglioria sarebbe doverosa. Tra queste segnalo il cambio del modulo (es. passare da cnc a laser).

Per cambiare un modulo è necessario anche cambiare il piano di appoggio e può risultare tedioso, sopratutto visto che non è una operazione da pochi secondi. Personalmente per cambiare da stampante 3D a laser impiego in media 10/15 minuti o più. Ogni volta che cambierete un modulo sarà necessario eseguire la calibrazione.

Sicuramente può risultare un tempo non eccessivo, ma a lungo andare vi potrebbe passare la voglia di cambiare modulo per piccoli lavori.

Altro aspetto fondamentale, che mi ha fatto usare poco la parte della stampa 3D, è il piatto di stampa.

Ahimé il piatto di stampa ha 2 problemi. Il primo riguarda solo il modello di Snapmaker A350 ed riguarda la temperatura massima raggiunta di soli 80°. Questo può essere un problema per la stampa di alcuni particolari filamenti.

Il secondo, forse più grave, è che il piano di stampa è particolarmente irregolare. Ciò comporta che la testina di stampa in alcune aree del piatto è alla distanza corretta, altre è troppo distante e altre ancora è troppo vicino.

Nonostante un auto levelling 5 x 5, stampare un primo layer in maniera soddisfacente è pressoché impossibile. Questo mi ha pregiudicato la stampa di pezzi troppo grossi. A detta dei programmatori in futuro ci sarà un auto levelling a 8 x 8. Avrei sicuramente gradito la possibilità di regolare manualmente i 4 angoli, in modo da poter utilizzare uno specchio come piatto di stampa. E’ possibile eseguire il livellamento manuale del piatto di stampa.

Se si stampa qualcosa di non eccessivamente grosso e superato il primo layer le stampe risultano di qualità molto buona. Sicuramente con i successivi firmware ( sono fermi da 3 mesi) la situazione non potrà che migliorare.

Il piano di stampa si attacca al piatto riscaldato tramite calamite.

Per quanto riguarda la rumorosità tutto quello che avete letto è vero, la stampante è molto rumorosa. Ultimamente ho tenuto la Snapmaker 2.0 A350 in sala ad una distanza di circa 2 metri con 2 muri di mezzo e, nonostante le due porte chiuse, si sente comunque.

Va detto che la maggior parte del rumore proviene dalla ventola dell’alimentatore, e sul forum della Snapmaker, esistono alcune soluzioni per migliorare la situazione. Personalmente non l’ho ancora cambiata, ma credo che per gennaio la cambierò.

Alcuni sostengono che anche i motori sono molto rumorosi, e ciò è in parte vero (comunque meno dell’alimentatore), ma personalmente ritengo che la rumorosità sia dovuta al fatto che per poter utilizzare la funzione di CNC debbano avere una potenza adeguata, cosa che probabilmente i motori da stampante 3D silenziosi non hanno.

Snapmaker A350 – La stampa 3D

Come accennato prima la pare della stampa 3D sul modello di Snapmaker A350 è forse la parte più indietro di tutte, solamente per via della difficoltà che si ha nello stampare un primo layer decente su tutta la superficie del piano di stampa.

Nel futuro hanno promesso un sistema di auto livellamento migliore, e se non ricordo male, a 8 x 8 punti.

Se tralasciamo il problema del primo layer, comunque abbastanza aggirabile con un po di buona volontà, le stampe risultano di qualità buona, qualità che andrà ad aumentare una volta iniziata a conoscere la stampate.

La Snapmaker 2.0 A350 è in grado di stampare PLA, ABS, TPU, PETG, Wood PLA, e altri. Purtroppo alcuni filamenti non è in grado di stamparli, come ad esempio il policarbonato. Personalmente non ho provato.

Insomma, se non ci fosse il problema del piano di stampa così irregolare, la Snapmaker 2.0 non avrebbe nulla da inviare ad altre stampanti 3D famose.

Come suggerito in precedenza vi consiglio di usare Cura per le stampe 3D. A breve farò una breve guida al riguardo.

Snapmaker A350 – Laser

Il laser è di una facilità quasi disarmante da utilizzare, e nonostante la noia di dover sostituire il modulo e il piano, è una funzionalità davvero bella. La potenza del laser è di 1600Mw.

Le possibilità del laser sono “B&W“, “Scala di Grigi“, “Vettore” e “Testo“. Oltre a questo, nel modulo del laser è presente una fotocamera che ci aiuterà nell’acquisire il nostro oggetto da incidere. Non manca una routine automatica per la calibrazione del laser.

Il piano è composto da 4 piccole lastre nere in alluminio che andranno avvitate al piattaforma della Snapmaker. Questo server per eliminare i riflessi nella parte inferiore e per un raffreddamento adeguato.

Le 4 modalità sono sufficienti a soddisfare le necessità base per incidere immagini e per tagliare diversi tipi di materiale, come ad esempio la pelle, il legno, gli acrilici e altri.

Come già detto ogni volta che cambierete un modulo sarà necessario eseguire la calibrazione. Fortunatamente la calibrazione del laser è molto semplice e veloce.

Seguendo le istruzioni a video ci vorranno pochi minuti. La stampante non farà altro che andare a incidere alcune piccole linee per calibrare l’intensità del laser e dopodiché vi chiederà di inserire un foglio bianco sul quale andrà ad incidere un quadrato.

Novità della Snapmaker 2.0 è la fotocamera nel modulo laser. Questa andrà ad acquisire l’area di stampa e verrà importata in Luban, dove avrete la possibilità di allineare in maniera impeccabile il vostro lavoro con l’oggetto da incidere.

Ricordatevi che ogni volta che usate il laser dovrete usare anche gli occhiali di protezione forniti.

Snapmaker A350 – CNC

Il modulo CNC viene fornito con una pinza mandrino adatta a punte/frese dal diametro di 3.175mm. E’ possibile usare frese dal diametro differente con dei mandrini come questi: LINK. Gli stessi che ho preso per me. L’utilizzo del CNC è un po’ più complicato rispetto al laser e sopratutto può risultare pericoloso. Nonostante tutto è comunque molto intuitiva e facile da utilizzare.

Una volta montato il modulo CNC dovrete inserire nel mandrino la vostra fresa ed andare a serrare il mandrino tramite le due chiavi aperte fornite nella Tool Box. Mi raccomando fissate bene il tutto, ma non stringere eccessivamente onde spanare il filetto.

Ovviamente oltre al modulo fresa dovrete anche cambiare il piano di lavoro andando a montare quello dedicato al CNC. Si tratta di un piano di legno con diversi fori che vi serviranno per bloccare l’oggetto da lavorare tramite le staffe in dotazione.

Una volta pronti a lavorare e con l’oggetto bloccato sulla tavola dovrete impostare lo “zero pezzo”. In questa modalità il CNC prende come riferimento il centro del pezzo da lavorare.

Per trovare questo “zero pezzo” tramite il touch screen vi dovrete avvicinare manualmente (con tutti i 3 assi, X, Z e Y) al centro del pezzo da lavorare. Il pezzo andrà posizionato più o meno al centro della piano tavola della stampante.

Una volta che pensate di averlo trovato dovrete premere sul touch screen “Set Work Origin“. A questo punto premete “Run Boundary“. Se non ci sono problemi la macchina andrà a delimitare i confini dell’area di lavoro. Se l’area di lavoro risulta fuori dal pezzo da lavorare dovrete andare ad agire nuovamente sul “Set Work Origin”.

Caricato e processato il vostro lavoro su Luban (utilizzando il centro come riferimento) non dovrete far altro che caricare il file in macchina (Smapmaker A350 2.0). Ovviamente dovrete fare attenzione a come andrete a fissare in macchina il pezzo da lavorare.

Per il modulo CNC per eseguire lavorazioni più complesse è necessario usare software alternativi e al momento è disponibile la compatibilità con Fusion 360.

Snapmaker A350 – Conclusioni

Consiglio questa stampante 3 in 1? Ni.

Sicuramente è un ottima macchina ed è anche robusta, ma come detto in apertura, trovo che non eccella in nulla.

Essendo una macchina 3 in 1 occupa decisamente meno spazio di tre macchine distinte, ma la qualità difficilmente sarà superiore e considerando il prezzo un po mi lascia perplesso.

Se siete riusciti a prenderla in offerta kickstarter, come me, direi che è un ottimo prezzo (circa 1100€), ma a prezzo pieno non mi sento di consigliarla. Stranamente, da quando è finito il kickstarter ad oggi, la stampante non è mai stata venduta a prezzo pieno, per un motivo o per l’altro era sempre in offerta. Certamente non al prezzo del kickstarter. Al momento in cui scrivo questo articolo la Smapmaker A350 è in “offerta” a 1610€.

Se prendiamo ad esempio una Prusa (769€) una cnc simile al quella Snapmaker 2.0 (Questo più Questo), con in modulo laser (Questo) siamo intorno ai 1250/1350€, a seconda delle offerte.

Ora, esaminando i vari esempi presi a confronto, si avranno 3 macchine, ma la stampa 3D ha una qualità migliore, il laser è più potente e con soli 30€ in più si ha anche il cnc superiore. Con l’esempio che ho appena fatto la potenza del laser è superiore, si parla di 5,5W contro i 1.6W della Snapamaker 2.0, mentre il cnc aggiuntivo arriva a 20000 giri/m invece di 12000.

Altro punto a favore delle 3 macchine distinte è il fattore garanzia. Con Snapmaker avrete 1 anno di garanzia, con Amazon ne avrete 2 anni e se si rompe qualcosa vi rimane comunque una macchina disponibile.

Un punto a favore della Snapmaker 2.0 A350 è il volume di lavoro, decisamente maggiore rispetto alla soluzione descritta.

Detto questo se avete problemi di spazio allora Snapmaker, se no sempre 3 macchine distinte. E’ anche palese che con una sola macchina si potrà eseguire al massimo un lavoro alla volta.

Spero di esservi stato di aiuto e se avete domande non esitate a scrivermi

A presto

AskBruzz

L'articolo Recensione Snapmaker 2.0 A350. Vale il suo prezzo? proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/recensione-snapmaker-a350/feed/ 0
Recensione Synology DS220j. Ottimo NAS per casa. https://www.askbruzz.com/recensione-synology-ds220j-ottimo-nas-per-casa/ https://www.askbruzz.com/recensione-synology-ds220j-ottimo-nas-per-casa/#comments Tue, 08 Dec 2020 11:28:32 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=1169 Ecco a voi la mia recensione sul Synology DS220j dopo averlo provato per più di un mese. Ottimo NAS per casa. Peccato solo per il lato ...

L'articolo Recensione Synology DS220j. Ottimo NAS per casa. proviene da AskBruzz.com.

]]>
Recensione Synology DS220j. Ottimo NAS per casa.

Dopo aver scritto quali sono i migliori NAS di rete per il 2021 ho avuto modo di provare il Synology DS220j e ho voluto scrivere questa recensione. Premetto subito che non sarà una recensioni puntigliosa, ma piuttosto fuori dai soliti schemi.

Veniamo subito al NAS.

Synology DS220j – Recensione Synology DS220j

Specifiche Tecniche

Synology DS216j - I migliori NAS

  • Dimensione: 165 mm X 100 mm X 225 mm
  • Peso: 0,88 kg
  • CPU: Realtek RTD1296 Quad Core 1.4Ghz
  • RAM: 512 MB DDR4
  • Vani unità: 2
  • Capacità massima: 32 TB (16TB x 2)
  • Porte USB 3.0 : 2
  • 1 x Ethernet
  • Supporto dischi interni: EXT4
  • Supporto dischi esterni: EXT3, EXT4, FAT, NTFS, HFS+
  • Consumo: 18W Max

 

Come visto nel dettaglio qua sopra, si tratta di un NAS a 2 bay con la nuova CPU di casa Realtek affiancata a 512MB di RAM.

Si tratta di una CPU aggiornata rispetto al modello precedente, ma comunque non in grado di gestire pesanti operazioni o applicazioni. Una fra queste è Plex. Esiste la possibilità di poterlo installare ma l’utilizzo è limitato a file di qualità HD e inferiore (attenzione non FullHD).

Ho voluto precisarlo sin da subito perché in molti cercano soluzioni casalinghe per l’utilizzo tramite Plex. Se cercate un NAS per PLEX allora vi rimando a due miei articoli. I migliori NAS e il miglior NAS per PLEX. Quest’ultimo è il server da me utilizzato.

Il NAS all’interno – Synology DS220j

Synology DS220j - Interno HDD

Come detto in precedenza troviamo una CPU Realtek RTD1296 con 4 core, affiancata a 512MB di ram.

Per accedere alla parte interna del NAS, visto che non è dotato di hot swap, sarà necessario rimuovere le due viti posteriori e sfilare una metà del NAS.

All’interno troveremo l’alloggio per 2 HDD da 3.5″ con dei gommini antivibrazioni e una discreta ventola per il raffreddamento. Nei miei test la temperatura degli HDD è sempre stata ottima e si aggirava intorno ai 34/36°. Ahimè il supporto per HDD da 2.5″ è opzionale.

Essendo dotato di due slot per HDD è possibile creare 3 tipi di raid, il RAID 1, RAID 0 e l’SHR. Quest’ultimo è il Synology Hybrid RAID, che offre la possibilità di unire più HDD anche di dimensioni diverse. Personalmente l’ho provato, in un caso estremo, con un HDD da 8Tb e un HDD da 1TB e il risultato non mi ha soddisfatto. La velocità massima in copia era di circa 40MB/s.

Con il singolo HDD da 8Tb le velocità erano ottime, e si attestavano intorno ai 100MB/s. Per questo consiglio l’utilizzo di due HDD uguali per il RAID1.

Se volete è disponibile il calcolatore RAID sul sito della Synology.

Se vi interessa sapere quali sono i migliori HDD per NAS vi rimando a questo mio articolo.

Il NAS all’esterno – Synology DS220j

Synology DS220j - Retro

Frontalmente troviamo i 4 LED di stato, HDD1, HDD2, LAN, STATUS, il pulsante di accensione e una fessura, mascherata, per far passare aria all’interno del NAS.

Nella parte posteriore troviamo la porta LAN da 1Gbit/s, 2 porte USB da 3.0, l’ingresso per l’alimentazione, la porta Kensington e la griglia per la ventola.

In basso e semi nascosto è presente il pulsante per il Reset del dispositivo. In questo DS220j le porte hanno subito un upgrade, passando da usb 2.0 a usb 3.0, un upgrade meritato e utile.

DSM – Il cuore del NAS

fresh install - DS220j

Passiamo al vero punto di forza di tutti i NAS Synology, il DSM (QUI una prova del DSM).

Il DiskStation Manager è il sistema operativo alla base di ogni Synology ed è il vero punto di forza della casa Taiwanese. Il software ha una interfaccia molto intuitiva, stile windows, ma anche delle opzioni molto avanzate e personalizzabili.

Nella schermata principale si trovano le icone delle applicazioni da noi installate, il menù di sistema, e lo stato del nostro NAS sempre in bella vista. Le caselle di stato sono personalizzabili e possono essere spostate a nostro piacimento.

Tramite il pannello di controllo si ha accesso alla gestione del dispositivo, si va dal Firewall, alla gestione utenti, alla creazione di cartelle condivise, ecc. Tra queste è presente anche il QuickConnet.

Si tratta di un sistema che utilizza Synology per garantire l’accesso al vostro NAS anche se siete fuori casa. Tramite una procedura guidata vi darà la possibilità di accedere al vostro NAS fuori di casa semplicemente digitando un determinato indirizzo internet (dominio di 3° lv.) scelto durante la procedura guidata.

Tramite il pacchetto “Cloud Station Backup” esegue automaticamente i back-up dei file che volete e ad ogni modifica. Ha la possibilità anche di caricare questi back-up su unita esterne e su vari servizi online, come Amazon S3, Cloud Glacier, Azure, ecc. Ovviamente è disponibile l’applicazione per smartphone.

Caratteristica che adoro è la possibilità di poter condividere con chi si vuole file o intere cartelle intere, semplicemente mandando un link, e non solo, questo può essere anche creato con una scadenza in modo da rendere l’accesso al file/cartella temporaneo. E’ anche possibile di dotare tale link di password.

Sempre grazie al DSM il Server NAS Synology DS220j da la possibilità, installando il pacchetto aggiuntivo “Sourveillance Station”, di utilizzarlo come centro per la sorveglianza domestica. Gratuitamente sono fornite due licenze per il controllo di altrettante telecamere. Può controllare un massimo di 12 telecamere e la trovo una funzionalità molto utile per proteggere la propria casa o il proprio ufficio. Qui potrete trovare le telecamere IP supportate.

Dispone della possibilità, tramite DLNA/UPnP, di poter trasmettere le vostre foto e i vostri video direttamente alla vostra tv o al vostro Chromecast. Non offre la possibilità di Transconding ma offre la possibilità di creare delle VPN.

Non supporta le VPS.

E’ possibile installare Plex e, pur non eseguendo la transcodifica, può rivelarsi un discreto media-player per iniziare.

Lista degli HDD compatibili.

Compralo su Amazon
Pro:
  1. DSM
  2. 2 Bay
  3. Consumo
  4. Silenzioso
  5. Back Up Automatici
  6. Accesso da rete esterna
  7. Funzionalità MediaCenter DLNA/UPnP
  8. Possibilità di usarlo per sorveglianza video
  9. Possibilità di condividere file tramite link temporanei
  10. Funzionalità WebServer (Ftp, Apache, MySQL, Mail, ecc…)
Contro:
  1. RAM
  2. No VPS
  3. 1 Ethernet
  4. No Transcoding
  5. No Swap a caldo

Conclusioni – Synology DS220j

La mia recensione di questo Synology DS220j voleva essere concentrata su alcune funzionalità che, personalmente, ritengo più importanti per chi cerca un dispositivo del genere.

Traendo le mie conclusioni consiglio questo ottimo NAS per chi cerca una soluzione di backup funzionale ed economica, per gestire un piccolo sito statico o per video sorveglianza base. Può essere ottimo anche come backup del backup offsite 🙂

Infine sconsiglio questo NAS a chi cerca un dispositivo multimediale o per funzionalità avanzate come le VPS.

Ovviamente se avete delle domande non esitate a mandarmi un messaggio o lasciare un commento.

A presto

AskBruzz

L'articolo Recensione Synology DS220j. Ottimo NAS per casa. proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/recensione-synology-ds220j-ottimo-nas-per-casa/feed/ 2
Recensione PaMu Scroll: sono davvero valide? https://www.askbruzz.com/recensione-pamu-scroll/ https://www.askbruzz.com/recensione-pamu-scroll/#respond Mon, 10 Dec 2018 11:46:02 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=675 Recensione PaMu Scroll. Le abbiamo voute provare per bene e ci siamo presi il nostro tempo. Questo è ciò che pensiamo di questi ottimi auricolari Bluetooth.

L'articolo Recensione PaMu Scroll: sono davvero valide? proviene da AskBruzz.com.

]]>
Recensione PaMu Scroll: sono davvero valide?

Oramai la maggior parte delle case costruttrici di smartphone stanno optando per la rimozione del  jack per le cuffie proprio per questo motivo viene quasi scontato doversi munire di un auricolare Bluetooth.

Quando si parla di auricolari Bluetooth le prime che vengono in mente sono le Airpods di Apple ma nelle ultime settimane si è parlato molto di un alternativa relativamente economica e stiamo parlando delle Padmate Pamu Scrool.

Auricolari compatti, eleganti, potenti ed impermeabili con un prezzo di lancio di 39$ con la campagna di Crowdfunding su IndieGogo. (ad oggi 7/12/2018  il prezzo è salito a 79$).

L’azienda cinese Padmate, nata da pochi anni, si occupa di costruzione di cuffie e auricolari per altri brand (vedi Monster, HAMA, Nokia e Xiaomi) da circa 17 anni e con la campagna su IndieGogo questa azienda ha ottenuto risultati assolutamente inaspettati. Pensate che da quando è partita ha avuto oltre 60 mila sostenitori ed ha ottenuto oltre 3 milioni di dollari, diventando la campagna di maggior successo per prodotti audio.

Ma passiamo alla recensione delle Pamu Scroll di Padmate, la migliore alternativa alle Airpods di Apple.

Recensione PaMu Scroll – Design e Costruzione

Recensione-Pamu-Scroll---1Il design è senz’altro un punto a favore di queste PaMu Scroll. Molto minimali e con dimensioni contenute misurano solo 19.5 x 17 x 27mm per 5 grammi di peso.

Hanno un microfono nella parte bassa e un led attività e ricarica nella parte alta di entrambe gli auricolari. Sulla parte esterna abbiamo una superficie totalmente touch che permette di avviare o mettere in pausa l’audio e rispondere alle chiamate con il semplice tocco. Non manca la possibilità di andare avanti di traccia audio ed attivare l’assistente vocale con un doppio tocco sull’auricolare sinistro.

Una cosa che non ci è piaciuta è la gestione delle chiamate e se vorrete usare un solo auricolare in chiamata dovrete per forza indossare quella destra dove vi è l’antenna Bluetooth.

A differenza delle Airpods le Pamu Scroll sono in-ear, che garantisce un isolamento sicuramente maggiore delle cuffie di Apple dai rumori esterni ed infatti sono anche dotate  di 3 ulteriori gommini di varie misure.

Per quanto riguarda il posizionamento nell’orecchio inizialmente avevamo paura di poter perdere gli auricolari ma dopo averle indossate per molte ore, anche facendo sport come corsa e bicicletta, questo timore è rientrato.

Recensione PaMu Scroll – Costruzione

Dobbiamo essere sinceri il Case non sarà minimale come le Airpods ma è davvero molto bello e curato. Di forma cilindrica ha un diametro di 37mm e una altezza di 96mm ricoperto in pelle (internamente un velluto di buona fattura).

Il case è venduto in 4 diverse colorazioni: Rock’n’RollGlory Edition che sono marroni ma con diversa sfumatura, la Graphene con una colorazione grigio antracite e la versione Sakura con colorazione Rosa.

Recensione-Pamu-Scroll---2

Sulla parte inferiore del case troviamo una porta Micro USB (a fine 2018 avremmo preferito un attacco USB-C) a cui può essere connesso un accessorio per la ricarica wireless venduto a parte sulla pagina di IndieGogo della campagna delle Pamu Scroll ad un prezzo di 10$.

Interessanti ed utili i 4 led blu che ci indicano la percentuale di batteria del case che è di 500 mah (che si ricarica in circa 2 ore).

Il case funziona da Powerbank per gli auricolari e ci permette di ricaricare gli auricolari per 2 volte. Con 4 led accesi abbiamo il 100%di batteria con 3 led il 75% con 2 il 50% e 1 il 25% di batteria residua. C’è da aggiungere che ogni volta che inseriamo gli auricolari nell’apposito case queste si spengono automaticamente.

Personalmente non ho trovato difficoltoso o ingombrante portare con me la custodia cilindrica nell’uso quotidiano in quanto entra tranquillamente in tasca nello zaino o in una borsa.

Recensione PaMu Scroll – Scheda Tecnica e Qualità Audio:

Recensione-Pamu-Scroll---3Gli auricolari Pamu Scroll hanno un drive da 6mm riuscendo a riprodurre una gamma di frequenze che vanno da 20 Hz a 20KHz con buoni bassi profondi ma non esagerati e alti brillanti e cristallini.

La batteria dei singoli auricolari e da 55mAh e garantisce 3/3,5 ore di riproduzione e fino a 100 ore in standby (dati di Padmate). Sono anche certificate IPX6 che garantisce una resistenza a spruzzi d’acqua e sudore ma non possono essere immerse in acqua.

Lo standard Bluetooth di questi auricolari è il recente 5.0 che garantisce un collegamento veramente stabile una maggiore distanza massima (che ha superato i 10 metri).

Il pairing al primo utilizzo è stato di una velocità e facilità disarmante, il migliore mai provato.

Tolte dal loro alloggiamento un bip sull’auricolare destro e sinistro per segnalarci che si sono riconosciute e un ulteriore bip per avvertirci che il collegamento è avvenuto con lo smartphone. Il tutto in pochi secondi.

Per associarle invece ad un altro dispositivo bisogna disconnetterle dal precedente e rifare il pairing sul nuovo dispositivo ma è sempre questione di pochi secondi.

Recensione PaMu Scroll – Qualità Audio:

Recensione-Pamu-Scroll---4Un punto importante per me come per tutto lo staff di Askbruzz.com è la qualità dell’audio e vi dico subito che per avere la prestazione migliore bisogna scegliere bene il tipo di adattatore per il padiglione auricolare.

Scegliendo la taglia S degli adattatori in silicone, compresi in confezione, l’esperienza d’ascolto cambia completamente dal scegliere la taglia L.

Personalmente preferisco usare la taglia più grossa, ovvero la L, così da avere la massima qualità di ascolto con un isolamento dai rumori esterni maggiore.

Usando la taglia M si avrà meno isolamento acustico dai rumori esterni e qualità dell’audio peggiore. Non posso dire che sono i migliori auricolari che ho mai provato ma, indubbiamente, entrano nella parte alta della mia classifica personale.

Per quanto riguarda i bassi posso dire che sono si profondi, ma anche ben calibrati e corposi che non danno mai fastidio lasciando il giusto equilibrio tra medi e alti.

Queste Pamu Scroll non distorcono mai e l’audio è sempre pulito. Avendo un dispositivo con Bluetooth 5.0 associato alle Pamu Scroll il deelay è del tutto inesistente ma se volete fare la prova del 9 vi consiglio un test con il metronomo. Qui il link.

Per quanto riguarda l’audio in chiamata posso dire che non è male diciamo senza lode e senza infamia.

L’audio per chi ci ascolta risulterà chiaro e cristallino anche se il nostro tono di voce non è molto alto o se ci sono rumori ambientali (non esagerati).

L’auricolare master è quello di destra quindi e volendo potete tenere solo lui. Consiglio di tenerli entrambe in quanto ogni auricolare ha un suo microfono integrato.

Conclusioni – Recensione PaMu Scroll

Le Pamu Scroll attualmente sono ancora acquistabili sul sito di Crowdfunding IndieGogo ad un prezzo di 79$ ma, a quanto dice Padmate, dopo questa campagna costeranno 149$ su piattaforme esterne e sul sito della casa costruttrice.

A questo prezzo, che ritengo troppo pretenzioso per un azienda semi sconosciuta, non ve le consiglio in quanto si possono trovare auricolari migliori come le Airpods e le IconX di Samsung che addirittura si trovano a 99 euro spesso su Amazon.

Tuttavia queste Pamu Scroll mi hanno veramente stupito sotto tanti lati, con un ottimo audio ben bilanciato tra le frequenze basse e quelle medio/alte e senza aver alcun fastidio indossandole anche per 3 ore di fila. Inoltre la confezione è piacevole da vedere e al tocco si sente che sono di ottima fattura.

Se avete la possibilità di acquistarle su IndieGogo ad oggi per me e per noi di Askbruzz.com fate un ottimo affare.

A presto da Simone Pagliuca per AskBruzz.com

L'articolo Recensione PaMu Scroll: sono davvero valide? proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/recensione-pamu-scroll/feed/ 0
Oral-B Genius 8000N – Recensione – Ottimo spazzolino ma… https://www.askbruzz.com/oralb-genius-8000n-recensione/ https://www.askbruzz.com/oralb-genius-8000n-recensione/#respond Sun, 30 Sep 2018 20:37:35 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=617 Sono sei mesi che uso l'Oral-B Genius 8000N e, finalmente, mi sono deciso a scrivere questa recensione.
Parto col dire che di spazzolini elettrici ne esistono moltissimi modelli, ma fondamentalmente si dividono in due macrocategorie. Quelli sonici, come il Philips Sonicare e quelli a testina rotante.

L'articolo Oral-B Genius 8000N – Recensione – Ottimo spazzolino ma… proviene da AskBruzz.com.

]]>
Recensione Oral-B Genius 8000N

Sono sei mesi che uso l’Oral-B Genius 8000N e, finalmente, mi sono deciso a scrivere questa recensione. Parto a mille con il foto finale.

Pro:

– Custodia
– Pro-Clean
– Accessori
– Applicazione

Contro:

– Prezzo
– Autonomia
– Applicazione

Voto 8/10

Parto col dire che di spazzolini elettrici ne esistono moltissimi modelli, ma fondamentalmente si dividono in due macrocategorie. Quelli sonici, come il Philips Sonicare e quelli a testina rotante, come l’Oral-B Genius 8000N.

Ho provato entrambi le tipologie di spazzolini e li ho trovati entrambi ottimi. Consiglio la tecnologia sonica a chi patisce di gengive deboli e sanguinanti.

Ma veniamo all’Oral-B Genius 8000N.

Recensione Oral-B Genius 8000N – Confezione

Nella confezione troveremo:

  • Spazzolino elettrico
  • Tre testine (Imballate singolarmente)
  • Base di ricarica
  • Base porta testine
  • Scatola da viaggio
  • Supporto per Smartphone
  • Manuale d’istruzioni
  • Guida rapida di utilizzo
  • Garanzia

Il tutto è ben riposto e confezionato in modo ordinato. Le tre testine presenti sono tutte diverse e più precisamente troviamo, una CrossAction, una 3D White e una Sensitive.

Se volete guardare il video dell’unboxing: LINK.

Oral-B-Genius-8000N - Colore-Testine

In commercio esistono altri tipi di testina: la Precision Clean, la FlossAction, la TriZone, la Dual Clean, la Sensi Ultrathin e la Pulsonic. Link al sito Oral-B.

Le testine hanno delle setole azzurre che si scoloriscono con l’uso fino a perdere il 50% circa del colore, segnalandoci che la testina è da cambiare. Una testina dura circa 3/4 mesi a seconda dell’uso.

La presenza di un tipo o di un altro di testina varia a seconda del modello che sceglierete, es. l’Oral-B Genius 9000N, es. l’Oral-B Genius 9100S, es. l’Oral-B SmartSeries 6000, ecc… e anche in base alla lettera indicata alla fine del modello, se “N”, “S”, niente, ecc…

La base di ricarica può essere inserita nella base porta testine, andando a creare una base completa e solida, dove riporre lo spazzolino quando inutilizzato.

Recensione Oral-B Genius 8000N – Lo spazzolino

Dopo anni passati a lavarmi i denti in modo “classico” ho voluto provare anche io uno spazzolino elettrico.

Oral-B-Genius 8000N - Corpo

Ho l’abitudine di prendere alla lettera il motto, “Chi più spende, meno spende” e come primo spazzolino elettrico mi sono buttato sull’Oral-B Genius 8000N.

Preso in offerta al Black Friday a circa 89€.

La scelta era la l’Oral-B Genius 8000N e l’Oral-B Genius 9000N, ma ho escluso quest’ultimo per il prezzo molto maggiore… Anche se…

La sera stessa dell’arrivo ho subito provato lo spazzolino e la differenza è stata davvero abissale. Non mi sarei mai aspettato una sensazione di pulito così profonda e appagante.

La testina compie circa 40000 oscillazioni al munito con un movimento 3D, ovvero rotatorio e pulsante. Nel corpo dello spazzolino è presente un anello luminoso, sotto la base della testina, che si illumina all’accensione e, ben più importante, si illumina anche quando si esercita una pressione troppo elevata. In questo caso l’anello diventerà rosso e le oscillazioni diminuiranno finché non diminuirete la pressione.

Il colore dell’anello può essere cambiato dall’app Oral-B.

In questo Oral-B Genius 8000N sono presenti 5 modalità di pulizia oltre a quella classica:

  • Pulizia giornaliera (Classica)
  • Pro-Clean (Pulizia profonda)
  • Sbiancante
  • Protezione gengive
  • Massaggio
  • Denti sensibili

La modalità “Pulizia Giornaliera” è quella classica di tutti gli spazzolini Oral-B ed è l’unica presente nei modelli “inferiori” della famiglia Oral-B. Questa modalità è la prima che vi consiglio di utilizzare per prendere confidenza con lo spazzolino…

Attenzione, le prime volte, sopratutto se soffrite il solletico, sarà difficile lavarvi i denti perché le setole tenderanno a solleticarvi la bocca. Questo effetto diminuisce velocemente fino a sparire già alla terza o quarta volta.Oral-B-Genius 8000N - Modalita

 

La modalità “Pro-Clean”, quella che utilizzo io, è come la precedente ma, in questo caso, la potenza dello spazzolino sarà massima.

La modalità “Sbiancante” è adatta a chi gradisce avere un effetto sbiancate sui denti. Questa modalità è da utilizzare, preferibilmente, con le testine 3D White, che grazie alla presenta coppette lucidanti ispirate a quelle dei dentisti rimuove le macchie superficiali. Ovviamente un dentifricio sbiancante può essere d’aiuto. Il motore dello spazzolino avrà delle variazioni continue di velocità.

“Protezione Gengive” è un’altra modalità dedicata ad una testina specifica. In questo caso la testina da montare sull’Oral-B Genius 8000N sarà la Sensi Ultrathin che combina setole morbide e setole dure per una maggior delicatezza sulle gengive. In questa modalità il motore dell’Oral-B Genius 8000N girerà più lentamente.

“Massaggio” è indicata, grazie a particolari ritmi del motore, a massaggiare le gengive. Se usato in combinazione con dentifrici appositi l’effetto sarà maggiore. Consiglio di usarla con l’uso di testine a setola morbida.

“Denti sensibili” è indicata per chi soffre di denti sensibili e con un uso in combinazione a dentifricio per denti sensibili.

Sul modello superiore come l’Oral-B Genius 9100S è presente anche la funzione “Nettalingua” che ha il compito di garantire un’ottima pulizia della lingua. Questa modalità non l’ho mai provata e non saprei come funziona.

In tutte le modalità è presente un timer interno allo spazzolino che ogni 30 secondi vi avviserà, tramite vibrazione, di cambiare la zona di pulizia. Arrivati ai 2 minuti lo spazzolino emetterà una vibrazione finale composto da 3 vibrazioni in rapida successione ad indicarvi che avete raggiunto il tempo di pulizia consigliato. L’Oral-B 8000N però non si fermerà fintanto che non glielo direte voi premendo il tasto ON/OFF.

Ho trovato molto utile la piccola confezione da viaggio, che, altre a ospitare il corpo dello spazzolino, ha posto anche per due testine. Molto utile per chi viaggia, ma per non troppi giorni. Infatti l’Oral-b 8000N garantisce 12 giorni circa di autonomia con una singola pulizia giornaliera. Se siete abituati a lavarvi i denti due o più volte al giorno, tenete conto di ciò.

Se viaggiate molto, e sopratutto per diversi giorni, il mio consiglio è quello di andare sul modello superiore. L’Oral-B 9000N è l’ideale, visto che offre una custodia da viaggio con batteria integrata che vi caricherà lo spazzolino quando inutilizzato. La chicca è che può essere usato anche per caricare uno smartphone.

Recensione Oral-B Genius 8000N – Autonomia

Come detto poco fa, l’autonomia di questo l’Oral-B Genius 8000N è di circa 12 giorni, con un singolo lavaggio quotidiano. Ovviamente con due o più lavaggi l’autonomia si dimezzerà o più. La ricarica non l’ho mai cronometrata perché sono solito farlo caricare tutta la notte e alla mattina lo trovo carico, anche quando completamente scarico. Direi che 8/10 ore bastano per una carica completa.

Una cosa che ho trovato particolarmente fastidiosa di questo spazzolino è che nel momento in cui l’indicatore della carica diventa rosso, finire un lavaggio non è scontato. Infatti dall’accensione della luce rossa allo spegnimento dello spazzolino passano circa 60/90 secondi. I giri scendono notevolmente con l’indicatore rosso.

L’indicatore di batteria è composto da 3 led vicini che hanno il difetto di non indicare precisamente l’autonomia residua, infatti scambiare un led acceso per due led non è cosi raro.

Recensione Oral-B Genius 8000N – Applicazione

Lo smartphone, tramite l’app Oral-B, si connette all’Oral-B Genius 8000N grazie al bluetooth integrato. Il rilevamento dello spazzolino, una volta acceso, è sempre stato veloce e senza problemi.

Oral-B-Genius 8000N - App-Riassunto

Tramite app c’è la possibilità di “registrare” la nostra sessione tramite il rilevamento di posizione, una funzionalità che, tramite la fotocamera e i sensori inseriti nello spazzolino, determinerà se laviamo accuratamente ogni dente. Personalmente non la trovo così affidabile, ma può comunque tornare utile, sopratutto se mentre ci si lava i denti si pensa ad altro e ci si distrae.

Durante questa modalità, nella parte inferiore compariranno diverse informazioni, dai nostri appuntamenti (se inseriti nel calendario) alle notizie del giorno, passando dalle nostre foto e video. Cosa vedere nella parte inferiore è personalizzabile dalle impostazioni.

Funzione molto interessante è, per chi ne ha bisogno, la presenza della “Fun Zone” che, grazie all’uso della fotocamera e a particolari filtri andrà a rendere buffa la nostra faccia, creando anche Gif da condividere. Usando questa funzione più volte si guadagneranno punti che sbloccheranno vari obiettivi. Trovo questa modalità molto simpatica e utile per bambini per convincerli a fargli lavare i denti.

Tra le varie funzione dell’applicazione troviamo le “Indicazioni Professionali” che ci permettono di impostare diversi promemoria, tra i quali il “Focused Care” che permette di decidere quale zona della bocca necessita di più attenzioni, oppure il “Promemoria Appuntamento” che ci ricorda quando dobbiamo prenotare una visita dentistica.

Esiste anche la possibilità di impostare un promemoria per la visita vera a propria nelle impostazioni de “Il mio studio dentistico”.

Lo spazzolino memorizza le nostre ultime 30 sessioni. Una volta collegato scaricherà sull’app i dati relativi alle varie sessioni, che saranno solamente data, ora e durata di spazzolamento. Con questi rilevamenti farà una media della durata delle sessioni.

Infine è possibile registrare manualmente l’uso di spazzolini non elettrici, uso del collutorio e del filo interdentale.

Tutto sommato l’app è si carina, ma se ne può fare tranquillamente a meno. Potrebbe avere un suo perché se utilizzata per invogliare i bambini a lavarsi i denti.

Recensione Oral-B Genius 8000N – Conclusione

Sicuramente un ottimo spazzolino elettrico ma forse il prezzo per quello che offre è troppo elevato, sopratutto se preso non in offerta. Il mio consiglio è quello di andare sul modello superiore se viaggiate tanto e avete bisogno di molta autonomia oppure di andare su un modello inferiore come l’Oral-B Pro 750, che offre comunque un ottima pulizia dentale, anche se dispone solo della funzione “Pulizia Giornaliera”.

L’applicazione è sia un Pro che un Contro perché, salvo casi particolari, non offre un gran valori aggiunto, come spiegato prima.

Se necessitate di una modalità particolare, come “Denti sensibili” o “Massaggio gengivale” allora questo, o il fratello superiore, è lo spazzolino che fa per voi.

Se, come detto all’inizio” avete gengive sensibili il mio consiglio è quello di orientarvi su uno spazzolino sonico, come Philips Sonicare o come il Fairywill.

La cosa certa è che non tornerei indietro ad uno spazzolino manuale e che, se avessi saputo della non ottima autonomia, sarei andato sul modello superiore, o su un modello base. Sicuramente la modalità Pro-clean è un valore aggiunto di questo spazzolino che non è presente nelle fasce inferiori.

Se non lo avete visto ecco il video dell’unboxing: LINK.

A presto

AskBruzz

L'articolo Oral-B Genius 8000N – Recensione – Ottimo spazzolino ma… proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/oralb-genius-8000n-recensione/feed/ 0
Recensione Samsung Galaxy Note 9. L’esperienza di un normale utente https://www.askbruzz.com/recensione-samsung-galaxy-note-9/ https://www.askbruzz.com/recensione-samsung-galaxy-note-9/#comments Thu, 20 Sep 2018 09:21:02 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=548 Dopo due settimane circa di utilizzo e dopo aver letto molte recensioni online, ho voluto scrivere la mia personale recensione sul nuovissimo Samsung Galaxy Note 9. Vi chiedete perché?

L'articolo Recensione Samsung Galaxy Note 9. L’esperienza di un normale utente proviene da AskBruzz.com.

]]>
Recensione Samsung Galaxy Note 9.

Pro:

– Display
– S-Pen
– Fotocamera
– Dex
– Batteria
– Prestazioni

Contro:

Limitazione Video
– Bordi curvi
– Fotocamera non centrata
– Foto al buio
– Batteria

Voto 9.0/10

samsung-galaxy-note-9Dopo due settimane circa di utilizzo e dopo aver letto molte recensioni online, ho voluto scrivere la mia personale recensione sul nuovissimo Samsung Galaxy Note 9. Vi chiedete perché?

Semplicemente perché, a mio modo di vedere, tutte quelle lette da me mi sembravano un po’ condizionate, a volte poco oggettive.

Con questo non voglio assolutamente dire che la mia recensione del Note 9 sarà sicuramente migliore delle altre e che tutte sono finte o fanno schifo, semplicemente voglio esprimere, sotto forma di recensione, l’esperienza di un normale utente e non di un giornalista specializzato… e pagato.

La serie Galaxy Note ovviamente si differenzia dalle altre per la sua penna, accessorio quasi esclusivo. Sono infatti davvero pochi i telefoni che dispongono di una penna incorporata e, nessuno di questi offre le stesse caratteristiche e potenzialità del Samsung Note 9.

Samsung, col nuovo Galaxy Note 9, ha cercato di migliorare e correggere i problemi che affliggevano il Note 8. Ci sarà riuscita?

Cercherò in questa recensione del Galaxy Note 9 di esaminare vari punti e descrivendone pregi e difetti.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Confezione

Recensione-Galaxy-Note-9--Confezione-AKG

Parto dalla confezione dove rispetto al Note 8 non cambia pressoché nulla.

Sono presenti, oltre ai foglietti informativi e al pin per estrarre il carrellino sim, il carica batterie rapido (9V/1,67A), il cavo USB/USB-C, le punte di ricambio per la S-Pen, un adattatore da microUSB a USB-C, un adattatore OTG da USB da USB-C e le oramai famose cuffie AKG in-ear (dal valore dichiarato di 100€) con i relativi gommini di ricambio.

Piccola pecca è che il giorno della presentazione e per i due/tre giorni successivi sul sito Samsung era presente una immagine dove mostrava chiaramente che nella confezione era presente una cover in silicone. Ovviamente sparita dopo poco.

Per rendere la confezione davvero completa avrei gradito un adattatore HDMI, per sfruttare fin da subito la modalità DEX e una pellicola pre-applicata.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Costruzione ed Ergonomia

Il design del Samsung Galaxy Note 9 rispetto al suo predecessore rimane quasi invariato…

I più attenti al design avranno sicuramente notato che il sensore di impronte ora è posizionato sotto la fotocamera. Una posizione più comoda rispetto al passato ma che ha ancora un discreto margine di miglioramento. Infatti, nonostante io provenga da un Mi Mix, (sempre 6.4″ ma in 17:9) trovo che raggiungere il sensore sia più complicato oltre che più lento.

Recensione-Galaxy-Note-9---App-Edge
Foto trovata in rete. Fortunatamente il mio problema è di minore intensità

Altro piccolo cambiamento è tra il frame e il Gorilla glass 5 del display e della back cover dove, ora, sono presenti dei piccoli gradini atti ad aumentare il grip del Note 9. Questa modifica ha però portato a un problema. Alcuni utenti, me compreso, hanno riscontrato un piccolo spazio tra display e cornice che lascia passare la luce dello schermo.

Infine, quest’anno l’inserto della fotocamera ha lo stesso colore del telefono, mentre le dimensioni sono leggermente variate. Ora è più corto ma più largo di pochi millimetri.

Rimane sempre presente la certificazione IP68 per il Note e per la penna.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Hardware

Lato hardware il Samsung Note 9 è davvero un mostro di potenza e trovare un difetto non è facile.

I più informati sapranno che, per quanto riguarda il processore, esistono due varianti di Note 9. La versione Americana è venduta con lo Snapdragon 845, processore di Qualcomm che monta il modem X20 LTE. Quest’ultimo ha una ottimizzazione dei consumi in stand-by maggiore rispetto alla variante Exynos venduta in Europa.

Novità di quest’anno riguarda la presenza di un heat pipe in carbonio che dovrebbe far dissipare meglio e più rapidamente il calore generato. Ho detto dovrebbe perché trovo che questo Note 9 scaldi, anche quando lasciato semplicemente a schermo spento sul sedile dell’auto.

Durante il gioco scalda sopratutto ai lati dove il frame in alluminio dissipa il calore in maniera migliore rispetto al vetro della back cover.

Ci tengo a precisare che il calore non è mai insopportabile.

Come per il Galaxy Note 8 anche quest’anno Samsung utilizza per il Galaxy Note 9 il carrellino per la Dial-sim Ibrido. Questo ha la possibilità di installare due sim contemporaneamente oppure una sim più una MicroSd (da 512Gb max).

Nel più piccolo dei Note 9 la memoria interna è di 128Gb (circa 104 liberi all’accensione) con 6Gb di ram. In commercio è presente anche la variante 8/512Gb.

Ecco, per completezza, le caratteristiche tecniche del Galaxy Note 9.

  • SISTEMA: Android 8.1.0 su interfaccia Samsung Experience 9.5
  • SOC: Exynos Serie 9 9810, octa-core 2.7 GHz a 10nm (FinFET)
  • GPU: Mali-G72 MP18
  • MEMORIA: Interna:128/512 GB (espandibile con MicroSD) / RAM: 6/8 GB LPDDR4
  • DISPLAY: 6.4 pollici / Super AMOLED / Risoluzione: 2960 x 1440 pixels
  • FOTOCAMERA: posteriore dual 12 MP con apertura variabile e zoom 2X / front 8 MP / video: fino a 4K a 60 fps (limitati a 5 minuti)
  • RETI: GSM, UMTS, HSPA/HSUPA, LTE Cat 18 (Dual nano SIM)
  • WIRELESS: Bluetooth: 5.0 con LE/EDR/A2DP/aptX / Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac 2.4+5GHz / Wi-Fi hotspot / NFC
  • CONNESSIONI: Jack Audio da 3.5mm / USB Type-C 3.1 / supporto OTG
  • GPS: A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo
  • SENSORI: Accelerometro, Giroscopio, Sensore di prossimità, Sensore rilevamento frequenza cardiaca
  • BATTERIA: 4.000 mAh
  • SCOCCA: Profilo metallico, back cover e frontale in vetro / IP68
  • PESO: 201 grammi
  • DIMENSIONI: 161.9 x 76.4 x 8.8 mm
Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Display

Come consuetudine, Samsung su i top di gamma è solita montare i suoi Super Amoled, schermi davvero eccezionali che vantano molti primati. Quest’anno il Galaxy Note 9 guadagna un decimo di pollice in dimensioni, passando da un 6.3″ ad un 6.4″ ma, ahimè, perde in luminosità, passando da un valore di picco (al sole) di oltre 1200 nits a circa 1080 nits. Numericamente parlando è un passo indietro rispetto al Note 8 ma è comunque un valore di tutto rispetto, tanto che anche sotto il sole diretto di mezzogiorno non si fatica minimamente a leggere ciò che c’è a display. Modifica atta ad aumentare la durata della batteria.

Recensione-Galaxy-Note-9---Modalita-schermoCon il piccolo aumento di diagonale non cambia il formato che rimane un 18.5:9 a risoluzione QHD+ (1440 x 2960). Questa risoluzione è modificabile dalle impostazioni del display e può essere regolata in 3 modi diversi. Di default è impostata su FHD+.

Ho provato a cambiare la risoluzione portandola al massimo ma non ho notato differenze, mentre nella risoluzione minore, quella HD+, ho notato una leggera sfocatura dei caratteri. Personalmente sconsiglio la risoluzione HD+.

Per quanto riguarda la risoluzione maggiore, la QHD+, è da preferirsi nel momento in cui decidiate di usare in vostro Galaxy Note 9 in combinazione con il visore VR di Samsung. Navigando ho letto che il visore della precedente versione non è compatibile con il Note 9 ma serve un adattatore, che al momento, è disponibile gratuitamente solo in America.

La resa cromatica di questo Super Amoled presente sul Samsung Note 9 è davvero incredibile raggiungendo una copertura sRGB di circa il 142% con compatibilità allo standard HDR10. Ottima anche la visuale laterali con angoli anche molto accentuati.

Il display è visibile in entrambi i modi con lenti polarizzate e l’always-on è presente anche quest’anno.

Unica pecca del display sono i bordi curvi che, nonostante siano molto meno accentuati rispetto alla serie S, sono comunque presenti e in alcune circostanze, sopratutto con l’utilizzo della penna, possono risultare fastidiosi.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Fotocamera posteriore

Recensione-Galaxy-Note-9--- Camera

Come ogni top di gamma Samsung, anche per questo Note 9 la fotocamera non può che essere al top. DxOmark gli da 103 punti, ponendo il Galaxy Note 9 sul podio dei migliori smartphone per foto del 2018. Questo risultato è dovuto anche all’integrazione da parte di Samsung di una IA.

Posteriormente troviamo lo stesso comparto fotografico di s9+, ovvero due fotocamere da 12 MP l’una. La principale ha il diaframma ad apertura variabile da f1.5 a f2.4, che garantisce una miglior resa di giorno e una maggior quantità di luce di notte, anche grazie ai suoi pixel da 1.4µm. La secondaria offre invece uno zoom ottico 2x, utile in diverse situazioni, ma meno performante al buio, anche per via dei pixel da 1µm.

Personalmente avrei preferito una grandangolare, ma Samsung, e molti altri, sembrano non dare molta importanza a questa caratteristiche… Si vocifera che il prossimo S10 avrà 3 fotocamere. Che una di queste sia grandangolare? Lo spero 🙂

Il software della fotocamera è davvero completo, come da tradizione Samsung. Su questo Galaxy Note 9 troviamo le seguenti modalità per le foto:

  • Cibo
  • Panorama
  • Fuoco Live
  • Automatica
  • Pro (Modalità manuale)

La modalità Cibo, si presenta da sola. In questa modalità infatti il cibo verrà fotografato con una saturazione dei colori maggiori andando ad enfatizzarlo. E’ anche possibile aggiungere un effetto sfocatura circolare sul cibo per rendere il soggetto ancora più al centro dell’attenzione.

Recensione-Galaxy-Note-9---Fotocamera-ProLa modalità panorama la trovo molto utile quando voglio effettuare una sorta di foto a 360° per immortalare il panorama che mi circonda, sopratutto quando faccio qualche escursione. Molto comoda la funzione, nella parte inferiore, della linea guida che aiuta a mantenere il telefono nella giusta posizione. Parte della mancanza di un grandangolo può essere sopperito in questa modalità, ma non sempre.

La modalità fuoco live permette d’immortalare il soggetto e lo sfondo in modo indipendente e applicargli una diversa sfocatura, oppure modificare una foto della galleria, rendendo lo sfondo più o meno nitido. Questa foto verrà scattata con la fotocamera 2x. In contemporanea il telefono scatterà la foto anche con la fotocamera principale.

La modalità automatica è la modalità base dove il nostro compito sarà solo quello di tappare sullo schermo il soggetto da mettere a fuoco e scattare. Qui troviamo anche il pulsante per scegliere la fotocamera a 2x o per il Bixby vision (LINK), che personalmente non ho provato.

 

Infine c’è la modalità Pro dove abbiamo il controllo di tutto. Infatti possiamo modificare liberamente gli Iso, l’apertura, la messa a fuoco, il bilanciamento del bianco e il tempo di scatto, che al massimo può essere impostato a 10 secondi. Valore che ritengo un po basso.

E’ possibile scegliere se salvare le foto in JPEG o in JPEG+RAW, ma solo in modalità Pro, mentre l’HDR è presente in tutte le modalità ma è gestibile solo entrando nelle opzioni.

Un difetto che ho trovato è che se volessimo usare la fotocamera 2x con una modalità descritta prima, bisogna per forza passare in modalità automatica, scegliere la fotocamera 2x e poi cambiare nuovamente modalità.

Quest’anno Samsung utilizza per la prima volta l’intelligenza artificiale in una fotocamera proprio con il suo Galaxy Note 9. Oltre a settare in automatico i parametri migliori per la foto che andremo a scattare, l’IA ci dirà se una foto appena scattata è venuta mossa oppure se il soggetto ripreso ha chiuso gli occhi. Una volta mi ha addirittura segnalato che il mio obiettivo era sporco.

Fotocamera anteriore

Per quanto riguarda la fotocamera frontale troviamo una camera da 8MP a f1.7 con le seguenti modalità:

  • Fuoco Selfie
  • Selfie
  • Emoji AR
  • Selfie Panoramico

Parto col dire che non sono assolutamente un amante dei selfie e che la fotocamera anteriore l’ho usata poco. Posso però affermare che l’IA non è presente e non interviene mentre l’HDR è gestibile a piacimento ma, come accennato prima, scomodo da raggiungere.

La modalità Fuoco Selfie è l’equivalente di fuoco live ma usando la fotocamera frontale. Qui però, non è possibile modificare nessuna impostazione per quanto riguarda la sfocatura dello sfondo. C’è sempre la possibilità di andare a applicare più o meno filtro “bellezza”.

La modalità Selfie equivale ad una sorta di modalità automatica, dove semplicemente si scatta una foto. Anche qua troviamo la possibilità di modificare l’impatto del filtro bellezza ma in più c’è la possibilità di scegliere tra alcuni preset già impostati. Li ho provati e devo ammettere che non mi hanno fatto impazzire… Quello che mi ha colpito di più è il primo che sembra un filtro dimagrante, infatti va a scavare le guance 😀

La modalità Emoji AR è una sorta di copia di quella Apple ma devo dire che lo fa comunque bene. C’è la possibilità di cambiare totalmente aspetto oppure di applicare dei filtri al viso simpatici, in stile Snapchat.

L’ultima modalità è la Selfie Panoramico, la modalità più interessante per me. Con questa modalità potrete effettuare un vostro selfie catturando anche una porzione di spazio che vi circonda. C’è l’opzione, disattivabile a piacimento, per creare una sorta di mini video assieme alla cattura della foto che sarà visibile una volta aperta la galleria.

Ma come fa le foto questo smartphone? Io lo considero uno smartphone davvero ottimo per la fotografia a tutto tondo e anche DxOmark conferma la bontà del reparto ottico di questo Galaxy Note 9. Le funzioni sono davvero innumerevoli e trovano il consenso di chiunque. L’unico limite sono i 10 secondi nella modalità PRO che potrebbero essere stretti per particolari foto durante l’utilizzo di un cavalletto.

Recensione-Galaxy-Note-9---Fiori-2

Di giorno grazie ai suoi pixel più grandi, alla messa a fuoco quasi istantanea (usa un sistema dual pixel e PDAF) e ad un software ottimo il Note 9 raggiunge livelli TOP.

Di notte la situazione cambia leggermente, infatti quando scattiamo in condizioni di poca luce o la sera, magari in esterna i dettagli vengono leggermente a mancare e il rumore inizia a farsi sentire. L’effetto è più evidente con la seconda fotocamera, quella 2x.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Fotocamera – Video

Passiamo alla parte video. Nel completissimo software del Samsung Galaxy Note 9 troviamo le seguenti modalità di registrazione.

  • Super Slow-Mo
  • HyperLapse
  • Rallentatore
  • Automatica

La modalità Super Slow-Mo la adoro. Con i suoi 960fps vi saprà regalare delle grandissime soddisfazioni. Ma come funziona questa modalità?

Vi basterà selezionarla nella parte alta della fotocamera e vi apparirà subito un riquadro al centro. Premere Rec. e il Note 9 andrà a registrare in super slow motion automaticamente nel momento in cui rileverà del movimento nel riquadro centrale. Non preoccupatevi, è possibile scegliere anche la modalità manuale per rallentare il tempo quando più ci aggrada :D…

Lo slow-mo può avere due lunghezze, 0.2/0.4 sec. e rispettivamente andranno a registrare circa 6 o 12 secondi di filmato rallentato.

La mente dei programmatori Samsung ha anche pensato bene di dare più brio ai video andando ad inserire automaticamente una canzone come sottofondo donando un piacevole effetto aggiuntivo. Disattivabile o modificabile a piacimento. La registrazione del super slow-mo avviene solo in HD, ovvero in 1280×720.

Passiamo alla modalità HyperLapse. Questa modalità è l’esatto opposto di quella appena vista. Il Galaxy Note 9 in questa modalità andrà a registrare un filmato velocizzato (secondo intervalli prestabiliti) di ciò che vorremo. Adoro vedere questo effetto nei filmati, sopratutto quando inquadrano lo scorrere del tempo. In questa modalità il video sarà registrato in FullHd.

L’ultima modalità particolare è il Rallentatore. Molto simile alla prima ma con un fattore “lentezza” minore. Qui la qualità è maggiore, infatti il video sarà registrato in FullHd. Rispetto al super slow-mo qua non avremo un limite di tempo e sarà possibile registrare filmati rallentati molto più lunghi.

La modalità HyperLapse e Rallentatore non possono essere usate con la fotocamera 2x.

La modalità principale per i video è però la modalità Automatica. Qui, una volta deciso che fotocamera usare, basterà semplicemente pigiare rec.

Il software offre diverse opzioni per quanto riguarda la qualità video che vi elencherò di seguito:

  • UHD 60 fps (limitato a 5 minuti)
  • UHD (limitato a 10 minuti)
  • QHD
  • FHD 60 fps (limitato a 10 minuti)
  • FHD
  • 18.5;9
  • 1:1
  • HD

Tutte dispongono di stabilizzazione video ad eccezione della modalità UHD 60 fps e della modalità 1:1. Per quanto riguarda l’autofocus dinamico e gli effetti video sono assenti nelle modalità UHD 60 fps, UHD, QHD, FHD 60 fps… Insomma molte. 🙁

Qualità video davvero ottima di giorno e molto buona quando la luce tende a diminuire. Di notte il rumore si fa marcato, ma è normale. Il più grande difetto che ho trovato, e che nessuna recensione che ho letto ha menzionato, è il fatto che le modalità più interessanti, ovvero il FullHd 60fps e il 4K 60 fps, hanno un tempo limite di registrazione. Trovo questa limitazione davvero fastidiosa e non accettabile su uno smartphone del genere.

Insomma il Galaxy Note 9 vanta un reparto fotografico davvero di primissimo livello e con tutte le modalità e opzioni disponibili le soddisfazioni, sia nelle foto che nei video, non mancheranno.

Infine la fotocamera frontale registra fino al QHD @30fps. La stabilizzazione è presente in tutte le modalità tranne QHD e 1:1.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Audio

Recensione-Galaxy-Note-9---Dolby_Atmos

Ha il Jack da 3.5mm… Ho voluto iniziare così la sezione riguardante l’audio perché trovare uno smartphone con il jack diventa sempre più raro. Mi è capitato spesso, in passato, di usare l’accoppiata cuffie e caricabatterie.

Il Note 9 dispone di un DAC integrato (probabilmente un Cirrus Logic CS47L93) capace di pilotare le mie amate Beyerdynamic 990 PRO. Il suono riprodotto su queste cuffie non è all’altezza di quello riprodotto da una SoundBlaster Z ma è comunque appagante. Nelle impostazioni audio è poi possibile “giocare” con l’equalizzatore a nostro piacimento. Volume non altissimo ma, secondo me, giusto.

Recensione-Galaxy-Note-9---Audio-ed-EffettiIn confezione sono presenti le oramai famose AKG, cuffie in-ear di qualità molto elevata. Paragonate alle Xiaomi Hybrid Dual Driver hanno un suono più ricco e pulito.

Recensione-Galaxy-Note-9---Audio-personalizzato

Nella sezione audio sono presenti diverse impostazioni, tra cui il Dolby Atmos. Oltre a questo è presente un equalizzatore (con diversi preset preimpostati), un UHD upscaler, un amplificatore valvolare Pro (non ho ben capito cosa faccia) e un simulatore di Sala concerti (simula il riverbero).

Menzione a parte per l’Adapt Sound che va a calibrare l’audio secondo la vostra età e il vostro udito tramite un preset preimpostato o addirittura tramite un test uditivo che andrà a personalizzare tutto ciò che riguarda l’audio del telefono (chiamate, cuffie, ecc) secondo le vostre caratteristiche. Davvero una funzione che non mi aspettavo.

La sera stessa dell’arrivo in famiglia del Samsung Note 9 ho voluto provare la novità di quest’anno, ovvero l’audio stereo. Oltre che dalla cassa situata nella parte inferiore l’audio esce anche dalla capsula auricolare.

L’accoppiata Asphalt 9, audio stereo e Dolby Atmos mi hanno lasciato davvero impressionato, restituendo una sensazione davvero ottima con un audio davvero pulito e avvolgente. Unica pecca sono i bassi non molto presenti.

Con il volume al massimo si riesce a sentire i vari suoni del gioco anche all’aperto, ma non in mezzo al traffico.

Infine l’audio in capsula, ottimo anch’esso. Limpido, chiaro e all’occorrenza potente.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Software

Recensione-Galaxy-Note-9---Multi-App

Indubbiamente il software più ricco di funzioni nel panorama Android. Questo Note 9 monta Android 8.1 e al momento in cui scrivo ha le patch di sicurezza di settembre. La Samsung Experience 9.5 è davvero pesante e si vede, nonostante l’hardware super mi è capitato in più occasioni di vedere qualche micro-lag. Su un dispositivo del genere e sopratutto su una fascia di prezzo del genere non dovrebbe succedere, ma pensando che anche l’iPhone 8 di mia sorella ha qualche incertezza, il Note si fa perdonare.

È sempre rapido in qualsiasi occasione e se nelle “opzioni sviluppatore” si portano le animazioni a 0.5x la situazione micro-lag migliora.

Al momento dell’accensione vi verrà chiesto quali app Samsung vorrete installare, tra cui abbiamo, il browser Samsung, S-Health, Samsung Pay, la calcolatrice, PENUP, Smart Things, ecc.. Abbiamo poi altre app installare di default, tra le quali Smart Switch, Game Launcher, Calendario, Samsung Notes, Word, Excel e One Drive.

Sicuramente rispetto ad anni fa le app preinstallate sono molte meno e i doppioni sono finalmente spariti.

L’ottimo Samsung Pay ci permetterà di poter pagare contactless andando ad aggiungere la nostra carta (deve essere supportata dalla banca).

Recensione-Galaxy-Note-9---Funzioni-Edge Recensione-Galaxy-Note-9---Versione-Software Recensione-Galaxy-Note-9---Personalizza-font Recensione-Galaxy-Note-9---Notifiche Recensione-Galaxy-Note-9---Luce-Blu Recensione-Galaxy-Note-9---Game-Launcher-Prestazioni-singole Recensione-Galaxy-Note-9---Game-Launcher-Prestazioni Recensione-Galaxy-Note-9---Game-Launcher-Home Recensione-Galaxy-Note-9---Game-Launcher-Dettagli Recensione-Galaxy-Note-9---Livella

Altra menzione va al Game Launcher che, oltre a raggruppare tutte le icone dei giochi, nascondendole o meno dal menù, fornisce anche delle ulteriori impostazioni, come modificare il tipo di prestazioni gioco per gioco, la possibilità di registrare le partite, catturare Screenshot, fornire un dettaglio del tempo trascorso giocando, ecc..Tra i tanti elementi software che caratterizzano il Galaxy Note 9 e la Samsung Experience (come anche la serie s8/9) troviamo i pannelli edge che potremmo personalizzare a nostri piacimento. Da questi pannelli possiamo accedere a moltissime funzionalità, come scorciatoie ad applicazioni, contatti rapidi, e app edge apposite, tra le quali segnalo i strumenti rapidi, un serie di strumenti simpatici e utili, tra i quali troviamo la bussola, la luce, la livella e il righello.

Recensione-Galaxy-Note-9---SPenRecensione Samsung Galaxy Note 9
– S-Pen

Ma veniamo al pezzo forte di questo Note 9, la S-Pen.

Caratteristica pressoché unica che caratterizza proprio la serie Note. Le possibilità sono davvero moltissime, dal firmare un documento e rispedirlo senza doverlo stampare, al prendere appunti al volo a schermo spento, passando per mandare avanti/indietro delle diapositive in una conferenza, andando a sfruttare il modulo Bluetooth che quest’anno arricchisce la S-Pen.

Adoro modificare le foto al volo andandoci a scrivere sopra ciò che mi serve, come prendere appunti al volo senza dover accendere lo schermo. Basta infatti tirare fuori la penna e andare a scrivere sullo schermo. Questa nota si potrà anche lasciare sempre attiva sullo schermo grazie all’Always-On. Davvero utile 🙂

Sempre grazie al modulo Bluetooth si può avviare la fotocamera a distanza semplicemente tenendo premuto il pulsante della S-Pen. Con un click poi, si scatta la foto, mentre con un doppio click si cambia fotocamera. Funzione utile se usate il telefono su di un cavalletto o per dei selfie in comodità. Certamente non è questa la funzione unica che vi farà scegliere un Note 9. Il pulsante della S-Pen è poi configurabile a piacimento, si potrà infatti gestire ogni singola applicazione (supportata) decidendo cosa eseguire a seconda del comando impartito.

La batteria della S-Pen è decisamente buona, ma se si dovesse esaurire, si ricaricherà in pochissimi istanti una volta inserita nella susa sede. Una sera dopo dopo aver usato la penna mi compare l’avviso di S-Pen scarica, clicco sull’avviso il quale mi porta nella pagina dettagliata della penna, la inserisco e nel giro di 4/5 secondi la carica passa dal 10% al 100%…

Come da tradizione Note sono sempre presenti le gesture per acquisire uno screenshot, per rimpicciolire la schermata e renderla fluttuante e la modalità multitasking.

Recensione-Galaxy-Note-9---Always-On-Note-al-volo Recensione-Galaxy-Note-9---PENUP Recensione-Galaxy-Note-9---S-Pen Recensione-Galaxy-Note-9---Telecomando-S-PEN
Recensione Samsung Galaxy Note 9
– DeX

 

Altra novità di quest’anno del Samsung Note 9 è la possibilità di usare la modalità DeX senza l’ausilio della sua basetta dedicata, basterà infatti comprare un cavo HDMI o un Hub HDMI per sfruttare questa interessantissima modalità. Collegando in questo modo lo smartphone ad una TV/Monitor si visualizzerà un interfaccia Desktop stile Windows, davvero ben fatta e rifinita.

Recensione-Galaxy-Note-9---DEX

In modalità DeX si potrà usare il Galaxy Note 9 come se fosse un mouse/tastiera oppure si potrà usare normalmente senza inficiare sulla modalità DeX, potendo gestire più app contemporaneamente. Ovviamente tutto ciò che si potrà usare con la DeX è ciò che è presente nello smartphone. Usare Word o Excel su di un monitor è tutta altra cosa rispetto allo schermo del cellulare.

Davvero comodo poter guardare Netflix e magari rispondere a un messaggio sul cellulare.

Per farvi capire quanto apprezzo questa modalità, nell’immediato futuro proverò a sostituire la mia compute stick con il Galaxy Note 9 e un Hub HDMI.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Sblocchi

Il sensore di impronte digitali rispetto al Note 8 è in un posizione migliore, ma rimane comunque un filo troppo in alto. Oltre a questo “miglioramento” anche lo sblocco intelligente (somma del volto più le iridi) è diventato più preciso, veloce e affidabile.

Al momento uso sia impronte digitali che sblocco intelligente e trovo che quest’ultimo sia molto valido ma non velocissimo. Riesce a sbloccare in tutte le situazioni eccetto quando si ha il sole esattamente alle spalle. Invece per quanto riguarda il sensore di impronte lo trovo un po’ lento e ogni tanto non mi legge l’impronta.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Ricezione

La ricezione la trovo molto buona ma non eccelsa come su alcuni Huawei. Il passaggio da Wi-Fi a rete mobile avviene molto velocemente e aggancia il segnale 4G con facilità. In città, sotto rete Ho, trovare zone dove non prende il 4G/4G+ non è per niente facile.

La caratteristica utile a molte persone che è presente sul Galaxy Note 9 è il sistema Dual Sim Full Active. Si potranno ricevere telefonate su entrambi i numeri in contemporanea. La gestione delle due sim è rapida e dalla tendina delle notifiche si ha sempre sotto controllo quale sim fa cosa. Cliccandoci sopra poi si aprirà il menu “gestione delle sim” dove potremmo cambiare le preferenze delle sim.

Dal dialer poi è possibile scegliere in maniera rapida con quale numero effettuare la chiamata. Lo stesso vale per gli sms.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Batteria

Finalmente anche Samsung inizia a inserire batterie degne di nota nei suoi smartphone, infatti quest’anno nel Note 9 troviamo una batteria da ben 4000mAh.

A detta Samsung garantisce l’arrivo a sera, ma nelle mie due settimane di prova, questo è vero solo in base al vostro utilizzo. Il mio record è stato di 6.40h di schermo acceso su 13.30h di utilizzo con il 99% di batteria utilizzata. Ottimo risultato, ma il problema è quando non si usa il telefono e si è sotto rete 4G, in questo caso la batteria scende parecchio anche se non utilizzato. Siamo nell’orine di un 1.5/2.5% orario a seconda delle app installate e della qualità della rete. Questo dato tende leggermente ad aumentare quando siamo in macchina dove i cambi di cella continui aumentano il tasso di scarica orario, sopratutto con due sim.

Nota positiva il fatto che giocando il telefono non tende mai a scaricarsi in maniera repentina ma lo fa gradualmente.

In queste due settimane solo due volte mi è capitato di dover caricare il cellulare prima del tempo e considerate che mediamente per lavoro sto fuori casa dalle 12 alle 14 ore.

Se lavorate dalle 7 alle 22/23 il telefono potrebbe abbandonarvi prima del tempo. Cambi di cella continui, uso sotto il sole, rete non ottima, molte mail in push e molte telefonate possono far gettare la spugna al Note 9 prima del tempo. Ovviamente questo è un caso limite ma è giusto segnalarlo.

Fortunatamente il Note 9 ha la ricarica rapida e in caso di necessità può tornare molto utile, infatti in 1.40h lo smartphone si ricarica completamente. Personalmente per stressare meno la batteria tengo questa funzione disabilitata e la attivo alla bisogna. Per disattivarla andate in impostazioni -> Manutenzione dispositivo -> Batteria -> 3 pallini in alto a destra -> Impostazioni Avanzate -> disabilitare ricarica rapida. In questo modo la ricarica completa impiegherà circa 2.40h. Di default la ricarica rapida è attiva.

Segnalo che l’utilissimo Always-on ha un lato oscuroIn circa 12 ore di utilizzo, a seconda della luminosità impostata, può far perdere al vostro Note 9 tra il 6 e il 10% di batteria.

Ci tengo a segnalare che la batteria impiegherà qualche giorno prima di assestarsi per via del software in background che studia il nostro uso.

Recensione-Galaxy-Note-9---Batteria-1 Recensione-Galaxy-Note-9---Batteria-2 Recensione-Galaxy-Note-9---Batteria-2-Gsam Recensione-Galaxy-Note-9---Batteria-3 Recensione-Galaxy-Note-9---Batteria-4 Recensione-Galaxy-Note-9---Batteria-5 Recensione-Galaxy-Note-9---Batteria-6
Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Cover e Pellicola

Recensione-Galaxy-Note-9---Cover-Memumi

Dopo queste due settimane ho deciso di proteggere il mio Note 9 con cover e pellicola. Indeciso, come al solito, ho comprato due pellicole diverse e due cover diverse.

Per la precisione ho presto queste due pellicole, la Spigen Neo Flex e la Spigen Glas.tR e ho montato quest’ultima.

Applicazione della pellicola molto facile e nel kit è presente tutto ciò che serve. Dalla salvietta umida alle “etichette” cattura pelucchi.

Aderisce molto bene fin da subito eccezion fatta per i bordi che rimangono staccati di qualche decimo consentendo alla polvere di fermasi. Gli altri difetti riscontrati sino ad ora sono, minor sensibilità del touch-screen (nonostante la sensibilità aumentata), il trattamento oleofobico quasi inesistente, maggior numero di riflessi e, problema più grande, si vedono i puntini del digitalizzatore, sopratutto a schermo spento e/o con colori scuri.

Nota lodevole è che la spen funziona molto bene. Successivamente proverò la Spigen Neo Flex.

Per quanto riguarda le cover ho preso queste due: Memumi 0.3 e la Spigen Neo Hybrid.

Recensione-Galaxy-Note-9---Cover-Spigen

Rispetto alle pellicola il cambio è decisamente più semplice :D. Al momento sto usando la Memumi 0.3 ed è davvero sottile. Se cercate una cover davvero minimalista questa fa al caso vostro. Il difetto è che protegge solamente dai graffi e offre un grip, secondo me, inferiore a quello che offre il telefono “nudo”. E’ presente un bordino a protezione della fotocamera che lo distacca leggermente dal tavolo.

Invece la Spigen Neo Hybrid è davvero tozza. Trasforma quasi completamente il telefono ma lo rende, a mio avviso e a sensazione, un vero e proprio carro armato. Da senso di robustezza e vi farà stare indubbiamente più tranquilli. Combina alla perfezione con la Spigen Glas.tR.

Recensione Samsung Galaxy Note 9
– Conclusioni

Il peggior difetto di questo Note 9 è indubbiamente il suo prezzo che di listino è 1029€. Fortunatamente si riesce già a trovare a meno, come ad esempio su Amazon che per qualche giorno è sceso a poco più di 900€.
Al secondo posto dei difetti più grandi metto la limitazione dei video, vedere quel numerino che indica il tempo massimo consentito è psicologicamente scoraggiante 😀

Avendo provato il Note 8 per alcuni giorni trovo il Note 9 pressoché uguale se non per alcuni aspetti per me molto importanti. La batteria e la modalità DeX con il solo cavo. Se possedete un Note 8 e necessitate di una batteria migliore, della “nuova modalità DeX o delle funzionalità della penna Bluetooth allora il passaggio a Note 9 sarà più che apprezzato, in caso contrario la spesa a cui si andrebbe in contro non avrebbe giustificazioni.

La variante 8/512 Gb ha senso se avete la necessità di portare con voi una mole di dati molto grossa e/o usate un modo massivo la modalità DeX. Quest’ultima può far crescere l’uso della memoria ram se si aprono molte app contemporaneamente. Con questa versione si può raggiungere l’incredibile capacità di 1Tb grazie alla memoria espandibile fino a 512Gb. Questo valore si ferma 640Gb nella variante più “piccola” del Note 9.

Trovo questo Galaxy Note 9 davvero ottimo e se si sorvola su alcuni aspetti negativi che lo affliggono può essere considerato lo smartphone adatto a qualsiasi esigenza, sopratutto business.

La batteria è sia nei pro che nei contro perché è un netto miglioramento ma non sempre riesce a garantire una giornata stress.

Cercherò di aggiornare l’articolo ogni qual volta noterò qualcosa degna di NOTE 😛

Se siete interessati a comprare il Galaxy Note 9 lo trovate a QUESTO link.

 

Pro:

– Display
– S-Pen
– Fotocamera
– Dex
– Batteria
– Prestazioni

Contro:

– Prezzo
– Sensore impronte
Limitazione Video
– Bordi curvi
– Fotocamera non centrata
– Foto al buio
– Batteria

Voto 9.0/10

A presto

AskBruzz

L'articolo Recensione Samsung Galaxy Note 9. L’esperienza di un normale utente proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/recensione-samsung-galaxy-note-9/feed/ 2
Anteprima Amazon Alexa. Ora l’Amazon Echo parla Italiano. https://www.askbruzz.com/anteprima-amazon-alexa-italiano/ https://www.askbruzz.com/anteprima-amazon-alexa-italiano/#respond Fri, 07 Sep 2018 14:42:28 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=541 Amazon Alexa in Italiano. Ecco la mia anteprima dell'Amazon Echo combinato con l'assistente vocale Amazon Alexa. In fase beta ma in continuo miglioramento.

L'articolo Anteprima Amazon Alexa. Ora l’Amazon Echo parla Italiano. proviene da AskBruzz.com.

]]>
Anteprima Amazon Alexa in Italiano

Amazon Alexa ora parla Italiano - Amazon Echo

Aiutaci a migliorare Amazon Alexa
Questo il titolo della mail mandatami da Amazon il 31 maggio scorso.

Da subito ho scambiato la mail per la solita pubblicità che Amazon puntualmente mi manda ma non appena l’ho aperta mi salta subito all’occhio la scritta:

Ciao AskBruzz, ti abbiamo selezionato per….” con l’immagine di Amazon Alexa subito sopra.

Aspetta aspetta… Cosa?

Incredulo continuo a leggere e capisco che sono stato veramente scelto per “collaborare alla definizione dell’esperienza Alexa in italiano” e che per accettare avrei dovuto cliccare su un link fornito nella mail entro 7 giorni dalla ricezione della stessa.

Ancora incredulo rileggo per bene tutto e decido di cliccare sul link il quale mi rimanda a un brevissimo questionario con domande del tipo che connessione ho, se ho Android o Ios, ecc…

Al completamento del questionario inoltro la richiesta e dopo pochi istanti mi arriva la mail di conferma dove mi viene detto che entro 3 settimane avrei ricevuto il mio Amazon Alexa in versione Echo.

Dopo circa 5 giorni ricevo un pacco marchiato Amazon via DHL e li per li non ho pensato minimamente ad Amazon Echo… Ma dopo poco ho fatto mente locale e ho immaginato fosse proprio il mio Amazon Echo, visto che non avevo ordinato nulla, ne da Amazon, ne da nessun’altro store online.

Faccio un piccolo unboxing, visibile QUI, e poi parto per la prima configurazione. Nella confezione era presente anche un codice per Amazon Music Premium per l’intera durata della fase “beta” di Amazon Alexa in italiano.

Anteprima Amazon Alexa Italiano – Configurazione

Installata l’App di Amazon Alexa in Italiano tramite il link inviatomi via mail, non resta che aprirla per poter iniziare la configurazione.

La configurazione dell’Amazon Echo in italiano è molto breve e veloce.

  1. Accedere all’App (in Italiano) di Amazon Alexa con le credenziali standard di Amazon italia.
  2. Accettare i termini (In Italiano)
  3. Cliccare “Inizia”
  4. Scegliere che account usare o se crearne uno nuovo
  5. Compilare il modulo Nome/Cognome (Verrà usato per firmare i messaggi che manderà l’Amazon Echo)
  6. Fornire autorizzazioni per caricare i vostri contatti (Facoltativo)
  7. Inserire il vostro numero di cellulare (Facoltativo)
  8. Aprire il menù e scegliere App di Alexa
  9. Scegliere il vostro Amazon Echo
  10. Selezionate la vostra Lingua
  11. Cliccate connetti Wi-Fi
  12. Quando la luce dell’Amazon Echo sarà arancione e Alexa vi avrà dato l’ok, cliccate continua
  13. Andate nelle impostazioni del Wi-Fi e connettetevi ad Amazon-XXX
  14. A connessione avvenuta cliccate continua
  15. Riconnettetevi alla vostra rete Wi-Fi
  16. Collegatevi all’Amazon Echo via Bluetooth o cavo audio (Facoltativo)
  17. Se volete guardate il mini video di presentazione
  18. Fine, non vi resta che provare a dare ad Alexa alcuni comandi di prova
Anteprima Amazon Alexa Italiano – Costruzione Amazon Echo

Per quanti riguarda la qualità costruttiva dell’Amazon Echo la trovo molto valida e trasmette una sensazione di solidità. La parte inferiore è totalmente ricoperta di gomma il che la rende molto stabile e non c’è il rischio di rovinare la superficie di appoggio.

Amazon Alexa parla Italiano - Amazon Echo parte superiore

Nella parte superiore troviamo 7 microfoni e 4 pulsanti, Volume Up/Down, spegni microfono, registra e un anello luminoso. I pulsanti per alzare e abbassare il volume possono essere aggirati impartendo ad Alexa il comando di alzare/abbassare il volume. Il pulsante spegni microfono ha la funzione di rendere Alexa “sorda” in modo che non venga attivata involontariamente o per far si che non “ascolti” nulla di quello che si dice. Se il pulsante è attivo l’anello di luce dell’Amazon Echo diventerà rosso e ci rimarrà finché il pulsante è attivo. Infine troviamo il bottone “Azione” che equivale a dire “Alexa”, la parola chiave per attivare l’Amazon Echo e Alexa. Quando l’Amazon Echo è in ascolto il disco luminoso sarà azzurro.

L’Amazon Echo è ricoperto di una sorta di tessuto che lo fa sembrare una cassa portatile. Infine nella confezione oltre all’Amazon Echo è presente il carica batterie nero e bianco, in pieno stile Amazon.

Oramai sono più di due mesi che uso Alexa e posso dare un giudizio sommario.

Anteprima Amazon Alexa Italiano – Primo giudizio

Allora parto dalla parte audio.

Come cassa devo dire che la trovo molto buona, non all’altezza di una Bose Soundlink 2 o delle mie Scythe Kro Craft ma comunque decisamente valido. Alzando il volume tende un po a distorcere il suono ma fino al 60/70% se la cava egregiamente. Mi capita spesso di usarla per ascoltare musica, sopratutto classica, dove gli alti sono riprodotti egregiamente, anche se, come detto, non all’altezza dei due precedenti esempi.

Ma passiamo alla parte più interessante, ovvero Amazon Alexa.

Terminata la configurazione l’App di Amazon Alexa vi chiederà di partire con le domande di prova. Come si può vedere nel video ho chiesto “Alexa, che tempo farà domani?” e “Alexa mettimi della musica Celtica“.

Entrambi i comandi li ha capiti alla perfezione ma quando questi iniziano a diventare un pochino più complessi non capisce o capisce male. Se si entra in una certa ottica si trovano più facilmente i comandi giusti comandi.

Vi farò un esempio che vale più di mille parole, “Alexa, imposta la sveglia per domani mattina alle 8” non funziona, bisogna direAlexa, imposta sveglia alle 8 di mattina“. Se il comando è stato interpretato correttamente vi darà conferma dell’attivazione della sveglia.

Oltre a questo mi è capitato spesso che chiedendo di mettere determinate canzoni non capisca, una fra tutte è “Divenire di Ludovico Einaudi” semplicemente mi dice che non capisce e andando a controllare sull’app di Amazon Alexa, che salva tutti i nostri comandi, si capisce il perché, “Divenire” lo interpreta come “Di venire” e semplicemente non trova nulla a riguardo.

Una buona notizia è che con il passare dei giorni Alexa interpreta meglio i comandi e settimanalmente mi arriva da parte di Amazon una mail con le novità introdotte ad Alexa sotto forma di nuovi comandi.

Anteprima Amazon Alexa Italiano – l’App

L’app di Amazon Alexa l’ho trovata un pochino macchinosa ma comunque completa.

Amazon Alexa parla Italiano - Amazon App1

Nella home sono evidenziate alcune informazioni, come la prossima sveglia, le ultime canzoni ascoltate, ecc.

Tramite app c’è la possibilità, molto comoda, di inserire sveglie, promemoria e liste.

Inserendo una sveglia, con la possibilità di scelta se ripetuta o meno e con la personalizzazione dell’audio, questa si trasferirà automaticamente al nostro Amazon Echo e non servirà fare altro.

I promemoria li trovo utilissimi, infatti mi capita spesso di inserirli sia direttamente dell’Amazon Echo che tramite l’app di Amazon Alexa. Inserito cosa dobbiamo ricordarci non servirà altro che inserire data e ora e salvare il promemoria. L’Amazon Echo suonerà all’ora impostata e ci dirà cosa dobbiamo ricordare.

Amazon Alexa parla Italiano - Amazon App3

Infine le liste possono essere liste della spesa, cose da fare, ecc, e anche queste, come i promemoria, si possono inserire sia dall’Amazon Echo che direttamente dall’app. Basterà chiedere ad Alexa cosa abbiamo inserito nella lista XXX e ci dirà il contenuto. Contenuto che sarà visibile anche dall’app.

Nelle opzioni troviamo lo storico di tutti i nostri comandi con la possibilità di fornire un feedback, se Alexa ha interpretato o meno correttamente la nostra richiesta. E’ altresì possibile ascoltare il nostro comando e, se si vuole, cancellarlo.

Anteprima Amazon Alexa Italiano – Comandi

Ecco una lista di alcuni dei comandi supportati da Alexa e dell’Amazon Echo:

  • Alexa, metti della musica classica
  • Alexa, dove si trova il mio ordine?
  • Alexa, di chi è questo brano?
  • Alexa, alza il volume
  • Alexa, cerca batterie
  • Alexa, quale è lo stato del mio ordine?
  • Alexa, imposta timer di xxx minuti
  • Alexa, ho impostato un timer?
  • Alexa, imposta una sveglia tutti i giorni alle due del pomeriggio
  • Alexa, crea una lista viaggio
  • Alexa, aggiungi xxxxx alla lista viaggio
  • Alexa, raccontami una barzelletta
  • Alexa, spegni la musica fra 30 minuti
  • Alexa, prossima canzone
  • Alexa, chi ha scritto “il fu Mattia Pascal”?
  • Alexa, Che tempo farà domani a XXX?
  • Alexa, pioverà nel weekend?
  • Alexa, a che ora tramonta il sole?
  • Alexa, metti radio kiss kiss
  • Alexa, svegliami alle 10 con Ludovico Einaudi

La lista appena vista è solo un estratto di tutto quello che Alexa “può” già fare. Sinceramente non ho ancora provato tutto ma la maggior parte sicuramente funziona. Con il passare del tempo la lista si allungherà e, visto quanto è cresciuta in poche settimane, non stento a credere che diventerà davvero lunghissima.

Anteprima Amazon Alexa Italiano – Conclusioni

Al momento, essendo una beta, non è ancora possibile acquistare Alexa.

Sono convinto che più userò Alexa più la troverò utile e indispensabile. Conoscendomi userò i promemoria e le liste con una frequenza sempre maggiore, vista la mia pessima memoria, il che mi aiuterà molto con lavoro e con i miei impegni.

Se non me l’avessero mandata in prova e fosse disponibile per l’acquisto non credo l’avrei mai comprata, questo perché non avevo mai provato nulla di simile, ma dopo questa prova mi devo ricredere sulla sua utilità e sono convinto che quando uscirà, se il prezzo non sarà alto, sarà sicuramente un accessorio che potrà tornare molto utile e che potrà diventare una ottima idea regalo.

Non so quando uscirà, ma avendola provata, sono sicuro che all’uscita ne comprerò una o due da regalare, considerando che, quasi sicuramente, uscirà con un prezzo di lancio scontato.

Detto questo se avete delle domande non esitate a farle e cercherò di rispondervi al meglio.

A presto AskBruzz

L'articolo Anteprima Amazon Alexa. Ora l’Amazon Echo parla Italiano. proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/anteprima-amazon-alexa-italiano/feed/ 0
Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks https://www.askbruzz.com/recensione-dellhosting-flamenetworks/ https://www.askbruzz.com/recensione-dellhosting-flamenetworks/#comments Wed, 16 May 2018 17:14:08 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=489 Oramai sono più di due anni e mezzo che mi trovo sull'hosting Flamenetworks con più di un sito e ho deciso di dedicare un po' del mio tempo a scrivere questa recensione condita di varie opinioni, memore delle difficoltà che avevo avuto a trovare informazioni al riguardo.

L'articolo Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks proviene da AskBruzz.com.

]]>
Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks

Oramai sono più di due anni e mezzo che mi trovo sull’hosting Flamenetworks con più di un sito e ho deciso di dedicare un po’ del mio tempo a scrivere questa recensione condita di varie opinioni, memore delle difficoltà che avevo avuto a trovare informazioni al riguardo.

La mia avventura nel mondo dei siti web è iniziata pochi anni fa, dopo davvero tanti anni a pensare a quanto mi sarebbe piaciuto avere un sito internet tutto mio. Finalmente dopo tanti pensieri mi sono deciso e ho subito iniziato a cercare un host adatto e che mi soddisfasse lato caratteristiche. Perché chi ben comincia… 😀

Prima di scegliere come hosting Flamenetworks ho girato davvero tanto online in cerca di consigli, opinioni, recensioni e offerte sui più disparati host online, sia italiani che esteri. Uno dei primi host che ho scartato è stato Aruba, non ho mai avuto molta fiducia nei suoi confronti e leggendo online molti se ne lamentavano con opinioni davvero critiche.

Recensione e opinioni dell'Hosting Flamenetworks - Banner1

Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks – Capisaldi

Nei giorni successivi ho continuato a cercare leggendo molti forum e domandando le più disparate cose… In questi giorni di ricerca avevo trovato diversi capisaldi da tenere a mente per valutare l’effettiva bontà di un host piuttosto.

Ecco alcuni capisaldi:

  1. Evitare offerte con dicitura “illimitato”
  2. Evitare Host del gruppo EIG*
  3. Evitare offerte che offrono dimensioni di database limitate
  4. Evitare, se possibile, offerte che impediscono la modifica del file “.htaccess”
  5. Se possibile prediligere offerte con indirizzo IP dedicato
  6. Cercare, se possibile, di avere assistenza sistemistica, sopratutto se si è poco esperti
  7. Farsi dire dall’host che versione di php è installata, se non già specificato
  8. Farsi dire dall’host come è settato il php.ini, se non già specificato
  9. Farsi dire dall’host se ci sono restrizioni sull’invio di email (se avete intenzione di mandarne tante), se non già specificato
  10. Valutare bene le esigenze in base al sito che si andrà a creare
  11. Cercare un hosting che offra la possibilità di un futuro upgrade
  12. Prediligere un hosting italiano nel caso si abbia poca esperienza, utile sopratutto per l’assistenza

Questi sono indicativamente le cose più importanti da tenere a mente durante la scelta di un Host. Non è necessario che tutti questi punti siano rispettati. Sono frutto di diverse opinioni raccolte in giro per il web e di una personale esperienza.

E’ opinione comune che la più importante è sicuramente quella di evitare Host che offrono servizi con la dicitura “illimitato”, infatti in informatica, per non dire in qualsiasi cosa, niente è illimitato. Quindi evitate host che offrono servizi “illimitati” (piccolezze escluse)

La seconda opinione più diffusa è quella di evitare Host che fanno parte del gruppo EIG* (Una lista la trovate in fondo all’articolo). Questo perché è una multinazionale enorme che pensa solo al profitto trascurando la qualità e i clienti. Non è il caso di Flamenetworks 🙂

Una volta appresi bene questi capisaldi ho ristretto di molto la lista fino a ridurla a davvero pochi candidati, tra i quali c’era l’hosting Flamenetworks.

Controllando i siti di questi host “superstiti” ho notato una offerta molto allettante di Flamenetworks, ovvero la seguente:

  • Tecnologia XEN con risorse garantite
  • 2 vCPU intel XEON
  • Ram dedicata 2Gb
  • Memoria di Swap 2Gb
  • Spazio Disco 60GB
  • Traffico mensile 2000GB
  • Banda minima garantita 10Mbps
  • Plesk 10 domini
  • Storage Raid-10 con dischi SAS
  • SLA 99.9%
  • Assistenza Sistemistica Lun-Ven 10-18

Per un prezzo di meno di 300€ annui iva inclusaper sempre. Sicuramente molto più cara di altre offerte ma l’unica ad offrire assistenza sistemistica.

Molto incuriosito da questo piano ho iniziato a girare in cerca di qualsiasi informazione possibile riguardo questo “nuovo” host chiamato Flamenetworks.

Chiedendo in giro su forum e sopratutto su Facebook ho raccolto diverse opinioni le quali hanno aumentato la mia fiducia verso Flamenetworks… La decisione finale l’ho presa i giorni a seguire, dopo aver contattato Flamenetworks e aver chiesto informazioni a loro.

Prontamente mi hanno chiamato e spiegato per filo e per segno le varie caratteristiche dell’offerta, sottolineando la presenta dell’assistenza sistemistica, che altrove, solo quella costava circa 1000€ annui. Mi hanno anche offerto un periodo di prova di un mese senza impegni…

A distanza di quasi 3 anni sono ancora qua e sicuramente la mia opinione riguardo Flamenetworks me la sono fatta. 🙂

Nei primissimi periodi mi hanno chiamato suggerendomi di installare nel sito un plug-in per la sicurezza e di apportare alcune modifiche al file htaccess… infatti in quei pochi giorni avevano già effettuato degli attacchi al mio sito… praticamente ancora privo di contenuti.

Sempre in questo lasso di tempo ho avuto, fortunatamente, poche necessità dell’assistenza e quasi sempre per sciocchezze comunque tutte prontamente risolte.

Per quanto riguarda lo SLA anche qui non mi affatto posso lamentare, infatti c’è stato un solo down per aggiornamenti dei server, comunicato per tempo ed effettuato durante la notte.

Come ultima cosa ci tengo a precisare che i server di Flamenetworks sono in Germania.

 

Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks – Testimonianze

Queste sono le opinioni e testimonianze che ho trovato durante il mio periodo di caccia alle informazioni:

Mi trovo bene con Flamenetworks, non ho nessuna esperienza sistemistica ma quando ho avuto bisogno mi hanno comunque fornito supporto.
Ciao, mi occupo più che altro di posizionamenti lato seo e offro supporto a piccole e medie aziende. Quello che posso dirti è che sono molto rapidi nel rispondere ai ticket e spesso Fabrizio Leo mi ha telefonato per fornirmi supporto e spiegazioni, altresì troppo lunghe da elencare in un ticket.
Sono molto bravi nell'assistenza.
Sono molto bravi e molto disponibili.
Ciao, sono con Flamenetworks da circa 8 anni e se parliamo in termini di qualità-servizi in italia non è molto facile trovare di meglio, se non impossibile.
Sono con Flamenetworks da un paio di anni e possiedo due siti con loro. Il primo fa circa 1500 visite giornaliere ma è molto leggero in termini di immagini e java, mentre il secondo è più pensante ma con meno visite. Per entrambi non ho problemi di sorta, anche se, provando uno stesso script su serverplan, l'esecuzione era più veloce su quest'ultimo, ma il prezzo era nettamente maggiore. In questi due anni ho avuto solo due episodi di down dovuti a due attacchi "brute Force" risolti in circa mezz'ora.
Ho aperto un sito su Flamenetworks  circa un anno fa e mi trovo benissimo, sopratutto lato assistenza, sono velocissimi a rispondere, sopratutto su Facebook.
Mi trovo molto bene con Flamenetworks, ho avuto un problema con in database per questioni legate alle mie piattaforme e hanno risolto in tutto molto celermente.
Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks – Piani

Flamenetwork è un Hosting che offre quasi tutti i tipi di servizi per tutte le necessità.

Si parte dal piano host dedicato a WordPress dove i server utilizzano dischi SSD, sino ad arrivare a server dedicati e configurabili, passando per piani reseller.

Il pannello che utilizzano è Plesk, molto simile a cPanel e i server sono situati in Germania

Recensione e opinioni dell'Hosting Flamenetworks - Banner2

Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks – Conclusioni

Ovviamente la mia opinione è poco conto rispetto all’esperienza personale ma ho comunque voluto scrivere questa piccola recensione per dare una sicurezza in più a chi cerca in Flamenetworks il suo host.

Ricordo che avevo trovato davvero poche informazioni su Flamenetworks ed anche per questo ho voluto fare questo piccolo articolo/recensione.

Spero di avervi aiutato un minimo, se non a scegliere Flamenetworks come vostro hosting, almeno ad avere una idea migliore di quale scartare 😀

A presto AskBruzz

Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks – EIG

*Ecco una lista (spero completa) degli host appartenenti alla EIG e, possibilmente da evitare:

2slick.com
AccountSupport
A Small Orange
ApolloHosting
AptHost
Arvixe
Berry Information Systems
BigRock
BizLand
BlueDomino
BlueFur
BlueHost
BuyDomains
Cirtex Hosting
Cloud by IX
Constant Contact
Directi
Dollar2Host
Domain.com
DomainHost
Dot5Hosting
Dotster
easyCGI
eHost
EntryHost
Escalate Internet
FastDomain
FatCow
FreeYellow
Glob@t
Homestead
HostCentric
HostClear
Host Excellence
HostGator
HostMonster
HostNine
HostYourSite.com
HostV
HyperMart
IdeaHost
IMOutdoors
Impress.ly
Intuit Websites
iPage
IPOWER/iPowerWeb
IX Web Hosting
JustCloud
JustHost
LogicBoxes
MojoMarketplace
MyDomain
MyResellerHome
NetFirms
Networks Web Hosting
Nexx
PowWeb
PureHost
ReadyHosting
ResellerClub
SEOGears
SEO Hosting
Site5
SiteBuilder.com
Sitelio
Sitey
Southeast Web
Spry
StartLogic
SuperGreen Hosting
TypePad
USANetHosting
vDeck
Verio
VirtualAvenue
VPSLink
WebHost4Life
WebHosting.info
WebsiteBuilder.com
Webstrike Solutions
Webzai
World Wide Web Hosting
Xeran
YourWebHosting

 

L'articolo Recensione e opinioni dell’Hosting Flamenetworks proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/recensione-dellhosting-flamenetworks/feed/ 2
Recensione della compute stick Morefine m1s https://www.askbruzz.com/recensione-morefine-m1s/ https://www.askbruzz.com/recensione-morefine-m1s/#comments Wed, 04 Apr 2018 20:35:27 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=430 Recensione personale della penna Compustick Morefine M1s. Dotata di CPU Intel Atom x5-Z8350 con 4Gb di Ram e 64Gb di memoria interna. Si rivela essere un'ottima compagna di viaggio...

L'articolo Recensione della compute stick Morefine m1s proviene da AskBruzz.com.

]]>
Morefine M1s Recensione

Ho comprato questa Morefine M1S da poco più di due mesi e dopo averla usata quasi tutti i giorni ho deciso di scrivere questa recensione. Se siete interessati la potete acquistare a questo link.

Partiamo subito con i pro e i contro.

Pro:

– Compatta
– Potente per le dimensioni che ha
– Ottima per Navigare, Gestione siti, Pacchetto Office
– Buona velocità in WI-FI
– Bluetooth ottimo
– Lettore MicroSD
– Auto On quando collegato alla corrente (Attivabile da bios)
– Una porta è 3.0

Contro:

– Necessita di alimentazione esterna (Alimentatore compreso nella confezione)
– Poco potente per la versione liscia di Windows 10 (quella installata)
– Windows 10 vi arriverà senza licenza
– Solo 2 porte USB
– Non adatta al gioco se non con qualche eccezione
– Adattatore fornito non molto solido
– No led HDD

Voto 8/10

Detto questo, la consiglio? Se viaggiate e vi serve un pc per navigare, scrivere su word, gestire il vostro sito in mobilità, ecc…, si la consiglio, se la volete per giocare fuori casa no, lasciate perdereAnche se dipende da che tipo di gioco volete fare. Ho fatto una prova con Minecraft in qualità massima e minima e la differenza di FPS è stata minima, ma sempre tra i 10 FPS e i 30 FPS.

Morefine M1S Confezione

Presa online da banggood (a questo link) la penna mi è arrivata dopo circa 20 giorni in una confezione ben protetta. Se volete vedere un piccolo unboxing andate qua.

Nella confezione troverete:

  • 1 x MoreFine M1s Mini PC
  • 1 x Alimentatore
  • 1 x prolunga HDIM
  • 1 x Manuale
  • 1 x Adattatore per la presa
Caratteristiche della Morefine M1s
  • Sistema Operativo: Windows 10
  • CPU: Intel® Atom™ x5-Z8350 4cores 1.84GHz 64bit 14nm 2MB of L2 Cache
  • GPU: Intel HD Graphics
  • RAM: DDR3L-1600 4GB
  • HDD: 64GB
  • Wireless LAN/Bluetooth: Intel Stone Peak AC3165 802.11 a/b/g/n/ac 1×1 MIMO and Bluetooth 4.0
  • HDMI: HDMI2.0
  • 1x Micro SD
  • 1x Micro USB per l’alimentazione
  • 1x USB2.0 (Type A)
  • 1x USB 3.0 (Type A)
  • Dimensioni: 111*38*13.1mm
  • Peso: 65g

ATTENZIONE: La Morefine M1s vi arriverà con windows 10 non attivato e senza licenza. Bisognerà acquistarla a parte.

Potete comprare una licenza Windows 10 pro su Amazon a questo indirizzo.

Morefine M1s – Prima accensione.

Finito di registrare il mini video unboxing ho voluto subito provare questa penna “magica”. Attacco la prolunga alla Morefine M1s, la collego alla TV, collego il cavo di alimentatore, accendo la tv e la M1s. Imposto la TV sull’HMDI e vedo l’immagine della Morefine M1S che si sta avviando. Spettacolo.

Subito dopo parte la prima configurazione di Windows che sarà un pochino complicata nelle primissime fasi, infatti i primi istanti della configurazione saranno un misto tra inglese e cinese. Non preoccupatevi perché la lingua si potrà cambiare praticamente subito, basta che vi ricordiate in collegare mouse e tastiera alla Morefine M1s, cosa che io non ho fatto…

Finita la fase di inizializzazione della chiavetta vi troverete davanti il classico sfondo desktop di Windows 10.

Molto entusiasto mi collego al wifi e inizio a vagare per Windows, ma noto subito una discreta lentezza generale delle penna. Apro il task manager e vedo l’utilizzo della CPU e del disco tra il 90% e il 100%… era Windows che stava scaricando gli aggiornamenti. Ho lasciato la penna scaricare aggiornamenti per un paio d’ore finché non l’ho dovuta spegnere. Da quel giorno per due settimane non ho più potuto utilizzare la Morefine M1s per motivi di lavoro…

Al mio ritorno era uscito il Fall creator update di Windows così decido di riprendere la mia Morefine M1s, l’accendo e lancio Widnows Update, dopo qualche istante eccolo li l’aggiornamento 1709… Lo lascio andare e dopo un paio d’ore l’aggiornamento non era andato a buon fine, e cosi per i successivi giorni, finché non ho deciso di installarlo via USB. Da li è andato tutto alla prima.

Morefine M1s – Consigli.

Tra le prime cose da fare, ancora prima di aggiornare la Morefine M1S è quella di cercare di aumentarne la velocità. Di seguito alcuni consigli su come velocizzare andando a eliminare alcune funzioni inutili di Windows.

  • Disabilitare gli effetti visivi di Windows.
    Click su start ⇒ pulsante destro su computer ⇒ proprietà ⇒ cambia impostazioni ⇒ tab “Avanzate” ⇒ sezione “prestazioni” ⇒ impostazioni ⇒ abilitate “Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori” ⇒ Applica ⇒ Applica a tutti i file e sottocartelle.
    Dopodiché Pannello di controllo ⇒ Centro accessibilità ⇒ Facilita la visualizzazione ⇒ Mettere la spunta a Disattiva tutte le animazioni non necessarie (se possibile)
  • Disabilitate l’indicizzazione dei file sul disco C.
    Questo PC ⇒ Disco Locale “C” ⇒ Pulsante destro ⇒ proprietà ⇒ Deselezionate “Consenti indicizzazione del contenuto e delle proprietà dei file presenti su questa unità”
  • Disabilitate la trasparenza delle barre.
    Aprite le Impostazioni dal menu Start. ⇒ Personalizzazione  Colori  Disattivate l’opzioneRendi trasparenti start, la barra delle applicazioni e il centro notifiche
  • Abilitare prestazioni elevate.
    Start ⇒ Pannello di controllo  Opzioni risparmio energia  Prestazioni Elevate

morefine m1s - Regola impostazioni prestazioni migliori

Infine vi suggerisco questo tool dove potrete modificare molte opzioni, tra le quale c’è anche la possibilità di disattivare gli aggiornamenti automatici e Cortana. Gli aggiornamenti automatici possono essere parecchio noiosi perché tendono a “ingolfare” la Morefine M1s rendendola molto lenta.

Se invece avete la possibilità e le capacità vi consiglio di crearvi una versione di windows 10 personalizzata in base alle vostre esigenze per renderla ancora più leggera. Una versione di windows 10 che potrebbe fare al caso vostro è la versione LTSB.

Vorrei, in futuro, provare ad installargli Linux e Windows 7. Se farò questa prova, sicuramente aggiornerò la recensione.

Morefine M1S – In generale

La caratteristica principale di questa compute stick è la sua dimensione, ovvero un PC completo nelle dimensioni di un piccolo telecomando.

Fantastica in mobilità, basta portare con se mouse e tastiera e si è pronti ad usare questa Morefine M1s pressoché ovunque. Io la trovo particolarmente utile in hotel attaccata alla TV. Con poco ho con me un PC e grazie alla connessione dell’hotel posso accedere ai miei file remoti e continuare il mio lavoro. Ovviamente posso tranquillamente guardarmi un film senza mettere in crisi la compute stick.

Se invece volete ridurre al minimo l’ingombro e non avete necessità di avere una tastiera delle dimensioni normali, potrete affidarvi tranquillamente ad una tastiera come questa Rii mini i28 ONE . Se invece preferite una via di mezzo c’è la validissima Logitech K400Plus che possiedo. Non è fantastica in quanto a precisione ma da usare in combinazione con la compute stick va benissimo.

Da bios c’è la possibilità (unica opzione modificabile) di attivare l’auto accensione non appena si collega la compute stick alla corrente.

Ottimo il Bluetooth, non ho avuto la minima difficoltà a fargli riconosce diversi dispositivi, tra i quali mouse, cuffie e gamepad.

Morefine M1S Benchmark

Passiamo ai benchmark che ho eseguito con la pennina Morefine M1s.

Inizio con un paio di giochi, Terraria (Tramite Steam) e Minecraft.

Minecraft

I dettagli sulla qualità impostata

BenchMark Minecraft - Morefine M1S

Il gioco risulta giocabile se non si hanno pretese. Le piccola incertezze o i piccoli lag ci sono e possono risultare fastidiosi. Rimane comunque giocabile.

Le temperature rilevate con HwMonitor durante il gioco sono le seguenti:

Temperature Minecraft MAX - Morefine M1S

La compute stick Morefine M1s è dotata di una mini ventola che raffredda la CPU e la maggior parte delle componenti interne. Dopo diverse ore di utilizzo l’esterno della compute stick risulta essere solamente tiepida.

Per quanto riguarda la rumorosità della computestick direi che è trascurabile. Si sente solamente se siete in un ambiente chiuso e completamente in silenzio. Anche così comunque si sentirà solamente un leggero sibilo

Terraria

Anche in questo caso la qualità del gioco era settata al massimo.

 BenchMark Terraria - Morefine M1S

In questo caso il gioco risulta giocabilissimo e senza incertezze.

I giochi che ho provato finiscono qua. Se vi interessa sapere come si comporta con un determinato gioco o applicazione lasciate un commento.

Velocità memoria interna

Test interessante sulla velocità dei 64Gb di memoria interna con chip Toshiba.

Velocita hdd interno - Morefine M1S

Per una penna di questo prezzo direi che la velocità dimostrata in questo test è decisamente valida.

Velocità memoria MicroSD

morefine m1s - Test microsd

Test di lettura e scrittura della MicroSD, più precisamente una Samsung Pro+ da 64Gb. Link alla MicroSD

Velocità Wifi

La velocità del Wifi la considero molto buona. Con il cavo (sul mio Pc fisso) raggiungo velocità di 83Mbit/s in download e di 33Mbit/s in upload con un ping di 6/7ms. Di seguito quanto registrato con la Morefine M1s

Speed Test Wifi - Morefine M1S

Cinebench

cinebench CPU - Morefine M1Scinebench GPU - Morefine M1S

In questo test non ci si può certo aspettare chissà cosa però è comunque riuscito a completarlo 😀

Geekbench

Geekbench - Morefine M1SRisultato non altissimo ma comunque un passo avanti rispetto le prime compute stick create, anche da Intel stessa. Il link alla pagina del risultato con i vari dettagli la trovate a questo indirizzo.

GFXBench

morefine m1s - GFXBench

Test sulle capacità della scheda video integrata made by Intel.

Youtube

Questo più che un benchmark l’ho proposto per dare idea di come si comporta la Morefine M1S con i video di youtube. In questo caso il video è un mio filmato in fullHD a 50fps.

Youtube fullHD - Morefine M1S

Come si può vedere l’utilizzo della CPU non supera il 50% con una temperatura intorno ai 70° e una frequenza di 1.6Ghz

DXVAChecker

morefine m1s - DXVAChecker

Quelle appena viste sono le capacità di decodifica della compute stick Morefine M1s

Per altri benchmark e per qualsiasi altra domanda non esitate a lasciare un commento, sarò ben lieto di rispondervi.

Conclusioni

Cosa posso dire di questa Morefine M1s se non che date le sue dimensioni, e il prezzo, si può davvero considerare un ottimo investimento?

Ovviamente non è adatta a chi cerca super performance e chi deve gestire lavori pesanti, ma per chi ha bisogno di un pc modello “office” per gestire mail, documento Word, Excel, foto ritocco molto leggero, guardare film, ecc…, questa Morefine M1s farà sicuramente al caso suo, a patto di avere con se mouse e tastiera (o le alternative che ho elencato prima dei benchmark), oltre che ad una tv/monitor dove attaccarla.

Una delle note più negative riguarda le sole due porte USB e alla mancanza di un led di notifica per l’hard disk.

Vorrei, in futuro, provare ad installargli Linux e/o Windows 7. Sono convinto che con un SO molto leggero questa compute stick diventi davvero un gioiello. Se farò questa prova, sicuramente aggiornerò la recensione.

Mi piacerebbe anche progettare e stampare (Qui la mia Stampante 3D) un nuovo case dove ospitare una ventola più prestante e vedere se cambia qualcosa. 😀

Ci tengo a dire che questo articolo l’ho scritto quasi interamente dalla compute stick Morefine.

L'articolo Recensione della compute stick Morefine m1s proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/recensione-morefine-m1s/feed/ 2
Recensione caricabatterie Aukey PA-T14 https://www.askbruzz.com/recensione-caricabatterie-aukey-pa-t14/ https://www.askbruzz.com/recensione-caricabatterie-aukey-pa-t14/#respond Tue, 01 Aug 2017 16:58:44 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=314 Ho comprato il carica batterie Aukey PA-T14 durane il Prime day su Amazon al prezzo di 13.99€. Ero alla ricerca

L'articolo Recensione caricabatterie Aukey PA-T14 proviene da AskBruzz.com.

]]>
Ho comprato il carica batterie Aukey PA-T14 durane il Prime day su Amazon al prezzo di 13.99€. Ero alla ricerca di un carica batterie affidabile e che potesse garantirmi il caricamento preciso di più dispositivi in contemporanea.

Nella confezione dell’alimentatore Aukey PA-T14 sono presenti:
  • Carica batterie
  • Cavo tipo micro USB
  • Libretto delle istruzioni
  • Certificato di garanzia
Le specifiche sono le seguenti dell’alimentatore Aukey PA-T14:
  • Model Number: PA-T14
  • Input: AC 100-240V
  • Output 1 (Quick Charge 3.0): 3.6V-6.5V 3A, 6.5V-9V 2A, 9V-12V 1.5A
  • Output 2|3 (AiPower): 5V 2.4A/port | 4.8A Max
  • Weight: 110g / 3.88oz
Unboxing dell’alimentatore Aukey PA-T14

Ecco il video dell’unboxing che ho girato.

Descrizione

Il carica batterie ha una dimensione maggiore rispetto ai classici carica batterie presenti nelle confezioni degli smartphone, questo per via delle 3 porte USB. Le dimensioni sono simili a quelle di una carta di credito e più precisamente sono: 70x48x26mm ( senza contare la spina).
Collegato alla presa si accenderà una lucina verde ad indicarne il funzionamento.
La prima porta, quella di colore arancione, è quella compatibile con la tecnologia Quick Charge 3.0. Ciò non vuol dire che se il vostro smartphone non dispone della tecnologia Quick Charge non potrete usare la suddetta porta, ma semplicemente il caricabatterie Aukey adatterà la tensione/corrente in uscita in modo da adattarsi al vostro smatphone.

AiPower

Le successive due porte non dispongono della tecnologia Quick Charge ma dispongono di un’altra tecnologia, ovvero l’ “AiPower Adaptive Charging”. Questa tecnologia supporta velocità di carica USB maggiori e infatti l’AiPower regola la potenza in uscita in modo da adattarsi a tutti i dispositivi USB. Con una carica in uscita fino a 2.4A per ogni porta USB Ai, il caricabatteria Aukey PA-T14 caricherà i dispositivi collegati sempre alla massima velocità consentita.
Questo cosa vuol dire?
Semplicemente che se un vostro dispositivo, anche un po’ datato, accetta in ingresso un massimo di 1.5A il carica batterie capirà questo limite e fornirà all’apparecchio la massima tensione possibile che in questo caso sarà di 1.5A

Sotto la scocca a gestione delle porte USB c’è il sistema di protezione AUKEY, un circuito avanzato con protezioni incorporate che proteggeranno i dispositivi da sovraccarichi e surriscaldamento.
Compatibilità universale, grazie all’ AiPower Adaptive Charging può funzionare con tutti i maggiori dispositivi alimentati tramite porta USB: iPhone, smartphone Android, tablet, machine fotografiche, altoparlanti Bluetooth, cuffie e molti altri. Qualunque sia il tuo dispositivo, non dovrai più preoccuparti.

All’atto pratico il carica batterie mi ha permesso di caricare i miei dispositivi senza troppi problemi e con una velocità ottima. Unico neo che ho trovato è il cavo USB in dotazione lungo solo 100cm. Il cavo ha un interfaccia di tipo MicroUSB. Ho potuto caricare in contemporanea il mio Mi Mix, il mio Fire HD e il mio LG G5, il tutto senza problemi ne surriscaldamenti. Oltre a questi dispositivi ho caricato il mio Fit Bit Charge HR, il mio modem WiFi portatile e il mio comunicatore di Star Trek.

Qualcomm Quick Charge 3.0:

Progettato per caricare i dispositivi fino a 4 volte più velocemente rispetto alla carica standard è alimentato dalla tecnologia INOV (Intelligent Negotiation for Optimum Voltage) che produce una potenza in uscita fluida con cicli di carica ottimizzati. Il Quick Charge 3.0 ha fino al 45% di efficienza in più rispetto alla tecnologia Quick Charge 2.0 e compatibile con un’ampia gamma di connettori USB, dalla A alla C.

Considerazioni finali

Se cercate un carica batterie per casa o per le vacanze é il prodotto adatto a voi, se invece cercate qualcosa di piccolo e trasportabile, anche solo con una porta USB, allora potrebbe essere troppo grande per voi, in tal caso vi rimando a questo. Qualunque sia il vostro utilizzo e la vostra necessità sono sicuro che questo Aukey PA-T14 non vi deluderà affatto.

Le cose che non mi sono piaciute sono il cavo, per me, corto e l’attacco MicroUSB che per caricare uno degli ultimi modelli di smartphone usciti non va bene.

VOTO: 9/10

PRO
– 2 porte AiPower Adaptive;
– Quick Charge 3.0;
– Può caricare 3 dispositivi alla volta;
– Leggero e non troppo grosso;

CONTRO
– il cavetto che viene fornito è leggermente corto ~100cm;

Compra su Amazon

 

 

 

Aukey PA-T14
1
Aukey PA-T14
2
Aukey PA-T14
3

L'articolo Recensione caricabatterie Aukey PA-T14 proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/recensione-caricabatterie-aukey-pa-t14/feed/ 0
Unboxing e prova della Cover nera COVO per il Mi Mix https://www.askbruzz.com/unboxing-e-prova-cover-nera-covo-mi-mix/ https://www.askbruzz.com/unboxing-e-prova-cover-nera-covo-mi-mix/#respond Mon, 17 Jul 2017 10:21:58 +0000 https://www.askbruzz.com/?p=305 Ecco a voi l’unboxing e la prova della cover nera COVO per il mio nuovo Mi Mix: Unboxing della cover

L'articolo Unboxing e prova della Cover nera COVO per il Mi Mix proviene da AskBruzz.com.

]]>
Ecco a voi l’unboxing e la prova della cover nera COVO per il mio nuovo Mi Mix:

Unboxing della cover COVO:

Caratteristiche della Cover:
  • Fatto da durevole PC ecologico e TPU
  • Forma fresco
  • Completamente chiusa progettazione pulsante tipo e ritagli precisi
  • Misura perfettamente il telefono
  • Offre una protezione robusta sottile da graffi e usura,così come gli urti minori
Pregi e difetti della cover COVO

Questa Cover della COVO risulta piacevole al tatto e aggiunge un discreto grip al telefono non andando a rovinare l’estetica.
Inserire la Cover COVO è davvero semplice perché calza davvero in maniera perfetta e non offre eccessiva resistenza.

Altro lato positivo è la precisione con cui sono posizionati i fori per il Jack cuffie, il carica batterie, il microfono ecc…, tutti combaciano alla perfezione e non danno il minimo fastidio.

 

Sicuramente la funzione principale di una cover è quella di proteggere il telefono dalle cadute e il feeling che regala questa cover al riguardo è ottimo.

A vedere la Cover la protezione dalle cadute sembra molto buona, infatti gli spigoli sono rinforzati e tra telefono i spigoli della cover c’e una leggera camera d’aria atta a fornire una maggiore protezione.

Conclusioni

La cover trasparente della COVO per il Mi Mix aggiunge quel grip che manca al telefono.

La consiglio?
– Si se volete aumentare il grip del vostro Mi Mix..
– SI se quello che cercare è solidità e sicurezza per il vostro Mi Mix dalle cadute.
– No se quello che cercate è una cover minimal che non modifiche eccessivamente l’estetica.

Alcune foto:
Cover Nera della COVO per il Mi Mix
1
Cover Nera della COVO per il Mi Mix
2
Cover Nera della COVO per il Mi Mix
3
Cover Nera della COVO per il Mi Mix
4
Cover Nera della COVO per il Mi Mix
5
Cover Nera della COVO per il Mi Mix
6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il link alla cover:

[amazon_link asins=’B01MRTCNYU’ template=’ProductAd’ store=’ask084-21′ marketplace=’IT’ link_id=’dbbaec25-6ad8-11e7-8b79-87f8e091afb3′]

L'articolo Unboxing e prova della Cover nera COVO per il Mi Mix proviene da AskBruzz.com.

]]>
https://www.askbruzz.com/unboxing-e-prova-cover-nera-covo-mi-mix/feed/ 0